Elisabetta Sgarbi adatta Giorgio Scerbanenco. Al via le riprese de “L’isola degli idealisti”


 

Elisabetta Sgarbi di nuovo in veste di regista. Stavolta non per un documentario ma per l’adattamento di un romanzo di Giorgio Scerbanenco, perduto durante la Seconda guerra mondiale e ritrovato nell’archivio di famiglia, pubblicato quindi nel 2018 da La nave di Teseo, casa editrice della stessa Sgarbi.

Parliamo de L’isola degli idealisti, in cui il maestro del noir all’italiana, dopo aver soggiornato sull’Iseo in attesa di rifugiarsi in Svizzera, ambienta l’azione sull’immaginaria isola della Ginestra, un piccolo scoglio verde al centro di un lago, la villa della famiglia Reffi.

È questo il rifugio sicuro per il vecchio Antonio, medico otorino dall’ironia affilata, e i suoi due figli. Carla, la maggiore, si dedica alla scrittura tra le frecciatine del genitore. Celestino, il fratello minore, è diventato medico per esaudire le preghiere del padre ma preferisce rivolgere il suo intuito alla matematica.

Con i cugini spiantati Vittorio e Jole e le due domestiche, gli abitanti del Ginestrin sono al completo. La vita sull’isola scorre tranquilla fino a quando sulle sue rive non approdano due ladri d’albergo in fuga dalla polizia: Guido, giocatore d’azzardo con la passione per la pittura e Beatrice, bella, sfacciata e fatale.

L’arrivo dei due latitanti e le loro rivelazioni incrinano il mondo perfetto dei Reffi, che si ritrovano l’uno contro l’altro di fronte a un dubbio morale: denunciare i due ospiti o dare loro una possibilità di riscatto?

A distanza di sei anni da I nomi del signor Sulčič Elisabetta Sgarbi torna al film di finzione. Le riprese sono in corso in Emilia-Romagna, lungo le rive del Po. Scritto da Elisabetta Sgarbi con Eugenio Lio il film è prodotto da Bibi Film, Betty Wrong con Rai Cinema e con il sostegno della regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commision.