Yo-Yo-Ma la mia banda suona il mondo
Nelle sale (per I wonder Pictures) lo straordinario film del regista premio Oscar, Morgan Neville, Yo Yo Ma e i musicisti della via della seta. Fotografia doc del variegato collettivo di artisti Silk Road Ensemble creato nel 2001 dal celebre violoncellista cino-americano Yo Yo Ma che suonano on the road per il pianeta…
Il linguaggio universale della musica, il suo potere di cambiare le cose, ma anche l’energia vitale di un “ensemble” che indica nuove strade pur attingendo alla cultura classica, al pop e addirittura al rap, per non parlare della tradizione del medio oriente, della Cina e del Giappone: tutto questo e molto di più è rappresentato nello straordinario film di Morgan Neville, Yo Yo Ma e i musicisti della via della seta (The music of strangers), presentato in anteprima italiana al Biografilm festival e in programmazione in questi giorni.
Un appuntamento da non perdere, anche se questo lungometraggio vincitore dell’Audience Award nella sezione Biografilm Music 2016, distribuito in Italia da I wonder Pictures, Unipol Biografilm e Fil rouge media, è destinato probabilmente a seguire le vie anguste dei circuiti non commerciali. Ed è un vero peccato, poiché si tratta di una chicca per tutti gli appassionati di musica e non solo.
Diretto dal regista del documentario premio Oscar 20 Feet from Stardom e dell’acclamato Best of Enemies, Yo-Yo Ma e i Musicisti della Via della Seta narra le vicende del variegato collettivo di artisti Silk Road Ensemble creato nel 2001 dal celebre violoncellista cino-americano Yo Yo Ma.
Il gruppo prende il nome dalle antiche rotte commerciali che congiungevano Europa, Asia e Africa ed è formato da più di 50 elementi tra strumentisti, cantanti, compositori, arrangiatori provenienti dai quattro angoli della terra. A loro si è aggiunta lungo la strada la polistrumentista galiziana Cristina Pato, che ha portato ulteriore energia all’ensemble con la sua gaita (la cornamusa galiziana, di cui l’artista ha offerto un saggio dal vivo alla presentazione del film a Roma).
A partire da quella data i musicisti del gruppo, animati e guidati da Yo Yo Ma, si incontrano periodicamente in diverse località del pianeta allo scopo di suonare insieme nella sale di concerto, ma anche di improvvisare nelle strade e nelle piazze delle città, dimostrando come la musica sia capace di unire le diverse culture, di mantenere vive le tradizioni dei singoli paesi sostenendone allo stesso tempo l’evoluzione, ma soprattutto di coinvolgere un pubblico non composto esclusivamente da specialisti e appassionati.
Il film testimonia tutto ciò, secondo un modello reso popolare da Wim Wenders con Buena Vista Social Club e Pina, il documentario sulle performance di Pina Bausch con il quale Yo Yo Ma e i musicisti della via della seta ha molti punti in comune.
Unendo le riprese dei concerti del collettivo a immagini di repertorio e interviste personali ai singoli artisti, il regista Morgan Neville e la produttrice Caitrin Rogers ci accompagnano nel viaggio percorso fino a oggi da alcuni dei membri permanenti del Silk Road Ensemble, considerati i pilastri del progetto culturale. Ne risulta il ritratto di un coraggioso esperimento fatto di passione, talento e sacrificio, capace di sprigionare un’energia contagiosa e di indicare la strada che musica e cinema possono percorrere insieme mescolando felicemente i generi e annullando i confini geografici
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