In memoria di Nicola and Bart. “Sacco e Vanzetti”, mostre e doc contro la pena di morte
Non solo il capolavoro di Giuliano Montaldo, il film “Sacco e Vanzetti” che sarà presentato in versione restaurata, sabato 4 novembre alla Festa di Roma. Ma un progetto multimediale con due mostre, a Cinecittà, e anche un doc (“La morte legale: Giuliano Montaldo racconta la genesi del film Sacco e Vanzetti”) contro la pena di morte che proseguirà nelle scuole…
Sono passati novant’anni da quel tragico 23 agosto 1927 quando gli Stati Uniti bruciarono sulla sedia elettrica due innocenti, “colpevoli” non certo dell’omicidio di cui furono accusati ingiustamente, ma di essere poveri e, soprattutto, anarchici. E ne sono passati cinquanta dalla loro “riabilitazione”, seguita al riconoscimento dell’errore giudiziario.
In memoria di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, torna nelle sale il capolavoro restaurato di Giuliano Montaldo più un progetto multimediale sostenuto da Amnesty International. L’appuntamento è sabato 4 novembre (ore 18,00 sala Petrassi dell’Auditorium) alla Festa di Roma con la presentazione di Sacco e Vanzetti, il film del 1971 interpretato dagli indimenticabili Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla (premiato a Cannes come miglior interprete), che torna sugli schermi in versione restaurata 4K (grazie a Unidis Jolly Film, in collaborazione con Cineteca di Bologna, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema).
Nel corso della serata saranno presenti Giuliano Montaldo ed Ennio Morricone, autore, insieme alla cantante Joan Baez, della famosa colonna sonora, il cui brano Here’s to You è diventato una bandiera. Mentre Amnesty International, partner del progetto, descriverà il proprio impegno per l’abolizione della pena di morte nel mondo, a partire dall’adozione della Dichiarazione di Stoccolma, il primo manifesto abolizionista internazionale, emanato nel 1977.
Si tratta, infatti, di un vero progetto multimediale che, a partire dal film di Montaldo prosegue con la mostra, “Sacco e Vanzetti – Novanta/Quaranta”, ospite a Cinecittà, nello Studio 1, fino al 6 novembre, dove sono esposte le foto di scena del film, scattate da Enrico Appetito, in un allestimento a cura dell’Archivio Storico Fotografico Enrico Appetito in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà, ETICAARTE e Amnesty International – sezione italiana.
Un’altra mostra, “La camera scura”, affianca poi quella delle foto di Enrico Appettito. Si tratta di tredici attrici e attori (tra cui Lua Argentero, Carolina Crescentini, Sabrina Impacciatore) che posano per Amnesty International, sostenendo la campagna contro la pena di morte nel mondo.
“La camera scura” è stata realizzata per la prima volta nel 2009 nell’ambito del progetto “Sono contro la pena di morte perché…” di Amnesty International Italia, con le foto di Angelo Di Pietro e la direzione artistica di Mario Vaglio.
Ogni scatto ritrae un testimonial che interpreta un condannato a morte raccontando una storia, affrontando un aspetto specifico legato alla pena capitale associato a un caso seguito da Amnesty International. Mani enormi che reggono le catene del malato mentale, vigili del fuoco pronti a spegnere le fiamme sprigionate dalla sedia elettrica, un condannato a morte che diventa bersaglio in attesa del proiettile che porrà fine alla sua vita.
Infine è stato realizzato, anche a partire dalle foto dell’Archivio Appetito, il film documentario La morte legale: Giuliano Montaldo racconta la genesi del film Sacco e Vanzetti di Silvia Giulietti e Giotto Barbieri prodotto da iFrame e Archivio Enrico Appetito, che racconta la nascita del capolavoro di Montaldo, con testimonianze del regista, della moglie Vera Pescarolo, di Ennio Morricone e Rosanna Fratello, e di storici. Il film sarà proposto prossimamente alle scuole italiane in uno speciale progetto didattico.
qui le info sulla mostra
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