Una Roma da horror vince il Solinas 2017

Premiata la miglior sceneggiatura del Solinas 2017, la sera del 22 ottobre al Mia di Roma. È “Piove” di Jacopo del Giudice, un horror ambientato in una piovosa periferia romana. La Borsa di Studio Claudia Sbarigia va a “Body Odyssey” di Grazia Tricarico, Marco Morana e Giulio Rizzo. Menzione speciale a “Le figlie di Coro” di Lucrezia Le Moli e Amedeo Guarnieri e “Io e il Secco” di Michela Straniero e Gianluca Santoni…

Jacopo del Giudice

È un horror ambientato in una Roma di periferia sommersa da una pioggia torrenziale a vincere il Solinas 2017 per la migliore sceneggiatura. Stiamo parlando di Piove di Jacopo del Giudice premiato il 22 ottobre nel corso della cerimonia che si è svolta al MIA di Roma, il Mercato internazionale dell’audiovisivo.

La decisione è della giuria composta da Francesco Bruni, Claudio Cupellini, Filippo Gravino, Linda Ferri e Sandro Petraglia che, dopo un’appassionata discussione, hanno deciso di assegnare il premio di 9.000 euro con la seguente motivazione: “Per il coraggio di affrontare il genere horror con un impianto metaforico lucido e universale, ma con un tono potentemente originale. L’incubo incalzante di una Roma periferica e profondamente vera, devastata da un diluvio che risveglia i traumi e le debolezze di quattro personaggi coi quali è impossibile non empatizzare. Un “horror dei sentimenti”, senza precedenti nel nostro paese. Una storia estrema come è estrema la follia che racconta”.

La Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile, va invece a Body Odyssey di Grazia Tricarico, Marco Morana e Giulio Rizzo “per la capacità di raccontare una figura femminile originale e moderna, lontana da schemi già conosciuti e profondamente toccante nelle sue contraddizioni e fragilità. Mona, la protagonista di “Body Odyssey”, è un ritratto di donna volitiva e sensibile, che attraversa un suo personale calvario con la determinazione di un’eroina moderna in un racconto che ci auguriamo trovi il consenso di produzioni italiane ed estere”.

La giuria ha inoltre assegnato due Menzioni Speciali a Le figlie di Coro di Lucrezia Le Moli e Amedeo Guarnieri “per la scrittura pulita e precisa e l’evidente lavoro di documentazione che permettono agli autori di dare vita ed evidenza visiva ad un mondo lontano nel tempo e a un contesto sconosciuto, creando i presupposti per un’opera cinematografica che potrà suscitare l’interesse di un pubblico e di coproduttori internazionali” e a Io e il Secco di Michela Straniero e Gianluca Santoni “per la capacità di rivisitare con grazia gli stilemi della commedia dolceamara neorealistica, per l’equilibrio tra toni lievi e drammatici, per i dialoghi intelligenti e brillanti”.

Gli altri tre progetti finalisti che come i vincitori hanno partecipato al Cantiere delle storie sono: Focolare di Pier Lorenzo Pisano, Tutte Le Storie Sono Ninnenanne di Giulia Martinez e Luciangela di Maria Sole Limodio.

I premi sono stati consegnati da Danila Confalonieri Responsabile Ufficio Promozione Culturale di SIAE (sponsor che mette a disposizione la dotazione dei premi), alla presenza di Annamaria Granatello presidente e Direttrice del Premio Solinas e di Lucia Milazzotto, direttrice del MIA.