Se l’assassino è “catturato” da un libro

Debutto nel thriller per la drammaturga tedesca Melanie Raabe con “La trappola”. Storia di una scrittrice di best sellers ossessionata dall’omicidio impunito della sorella. Un testo pieno di suspense degno di Hitchcock che sembra fatto per il cinema…

Bookhouse_-La-forma-del-libro_-Catanzaro-sfoglia-il-libro-dei-sogni_h_partbMelanie Raabe è una giovane scrittrice tedesca che, dopo alcuni testi teatrali e racconti, si misura con il suo primo romanzo: La trappola (Corbaccio editore). Definito un thriller psicologico, il libro è ben scritto e soprattutto nella seconda parte riesce a catturare, quando cresce la suspense e i due protagonisti sembrano scambiarsi il ruolo.
All’inizio si stenta un po’ a “entrare” anche perché lo stratagemma, la trappola appunto, scelto dalla protagonista per attirare l’assassino della sorella dodici anni dopo il delitto, è un po’ macchinoso.

Linda Conrads è una scrittrice di best sellers che si è rinchiusa nella sua bellissima casa sul lago dopo la tragica morte della sorella. Arrivata sul luogo del delitto proprio mentre l’assassino fuggiva, è perseguitata dall’immagine del suo volto. Quando dopo ben dodici anni riesce, per una casualità, a dare un nome all’omicida rimasto impunito, decide di stanarlo. L’arma che sceglie è quella che le è più congeniale: la scrittura.

Per la prima volta scrive un thriller, che altro non è che la ricostruzione dell’omicidio della sorella. Il racconto allora si dipana su due piani temporali: l’oggi in cui Linda prepara la sua trappola e il passato in cui lei vive i giorni del delitto e delle successive indagini.
Il continuo alternarsi fra le due storie finisce per coinvolgere e intrigare soprattutto quando il romanzo scritto da Linda sembra anticipare quanto le accade nel presente.
La sua mente vacilla e il duello con l’assassino non è fisico.
Il gioco è ben condotto e spesso chi legge è portato a credere e subito dopo rinnegare quanto appena letto.
Penso che La trappola potrebbe diventare un bel film : un ambiente principale, pochi esterni, due bravi attori cui affidare i protagonisti sia nel presente che nel passato narrato. Suspense. Più di una volta il libro mi ha fatto pensare ai film del grande maestro del thriller Alfred Hitchcock.
Quale regista potrebbe cimentarsi?