Addio Bernardo, l’ultimo imperatore del cinema (italiano)

È morto a Roma a 77 anni Bernardo Bertolucci. Poeta, documentarista, produttore, grande autore che ha firmato capolavori immortali come “Novecento”, “Ultimo tango a Parigi”, “Piccolo buddha”. Con “L’ultimo imperatore” la fama internazionale è consacrata da 9 Oscar. Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 2007 e Palma onoraria a Cannes nel 2011 . Tanta l’influenza letteraria nel suo cinema: su 16 titoli, 6 sono direttamente ispirati alla letteratura. Camera ardente a Roma, domani martedì 27 novembre (dalle 10 alle 19), in Campidoglio, Sala della Protomoteca.

Attilio, Bernardo e Giuseppe Bertolucci

È morto Bernardo Bertolucci. Immenso autore cinematografico che ha segnato la storia del cinema internazionale. Si è spento a Roma questa mattina (alle ore 7 nella sua casa)  all’età di 77 anni. Era malato da tempo. Poeta, documentarista, produttore, grande autore del cinema italiano, ha firmato capolavori come Novecento, Ultimo tango a Parigi, Il tè nel deserto, Piccolo buddha, Io ballo da sola e L’ultimo imperatore, che lo consacra al successo internazionale con 9 Oscar. Il suo ultimo titolo è Io e te del 2012, dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.

Nato nel 1941 a Parma, Bernardo Bertolucci è figlio del poeta Attilio Bertolucci, fratello del regista Giuseppe, amico di Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Elsa Morante, Cesare Garboli. I suoi inizi nel cinema sono stati proprio come assistente di Pasolini (ne fu aiuto regista tra il 1960 ed il 1961). Sul fronte letterario, anzi poetico, fondamentale l’apporto di suo padre che l’ha incoraggiato giovanissimo a pubblicare la prima raccolta, In cerca del mistero con cui vince nel ’62 il Premio Viareggio.

E da quel momento la letteratura sarà portante nel suo cinema: su 16 film realizzati 5 sono di diretta ispirazione letteraria. Strategia del ragno (1970) da Borges; Il conformista (1970) da Moravia; Io ballo da sola, da un racconto di Susan Minot; Il tè nel deserto da Paul Bowles; L’assedio (1998) tratto da un racconto di James Lasdun e l’ultimo, l’abbiamo detto, Io e te del 2012, dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Senza contare che il suo esordio, La commare secca è da un’idea di Pasolini, mentre Prima della rivoluzione, nel 1964, il suo manifesto, è una riscrittura di La certosa di Parma di Stendhal da cui riprende esplicitamente i nomi dei protagonisti.

Tra i grandi riconoscimenti internazionali, nel 2007 il Leone d’oro alla carriera alla 64/a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2011 la Palma d’oro onoraria al 64/o festival di Cannes.

Domani per salutare Bernardo Bertolucci camera ardente a Roma, dalle 10 alle 19, in Campidoglio, Sala della Protomoteca.