Tra moglie e marito non mettere il Nobel. “The Wife” arriva al cinema
In sala dal 4 ottobre (per Videa – CDE), “The Wife, vivere nell’ombra” dello svedese Bjorn Runge, ispirato al bestseller di Meg Wolitzer (pubblicato in Italia da Garzanti). Viaggio all’interno di una coppia di mezz’età, agiata, unita e di successo fino a quando lui vince il Nobel e un vecchio segreto viene a galla. Con una strepitosa Glenn Close e un commovente Johnatan Pryce …
Dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna, si legge in qualche manifesto di lancio del film. È il richiamo che ci introduce nella storia di The Wife, vivere nell’ombra, un viaggio all’interno di una coppia di mezz’età (Joe e Joan Castelman) agiata, unita e di successo.
Lui è uno scrittore di grido, lei una donna spiritosa e di talento che ha rinunciato alla sua carriera da scrittrice per sostenere con pazienza e ironia figli e marito. Amore e potere sembrano un buon carburante per la felicità di una famiglia che custodisce un segreto.
Poco importa se gli accordi sono un po’ squilibrati e Joan sia quella che si sobbarca la maggior parte dei pesi e Joe quello che usufruisce dei maggiori vantaggi. Così pare, almeno fino a che Joe non realizza il sogno di una vita: vince il Nobel per la letteratura. Ma come dice Truman Capote “Si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte”, è proprio quando si esaudisce il sogno di una vita che l’equilibrio a lungo ben funzionante si rompe.
I vecchi temi della rinuncia femminile a esprimere il talento, della responsabilità e dell’ambizione (il romanzo è di 15 anni fa) sono riproposti da un punto di vista solido e originale.
Interpretato da una strepitosa Glenn Close (Joan Castelman) e da un commovente Johnatan Pryce (Joe Castelman) il film intreccia tenerezza e crudeltà in un crescendo di tensione. Con Christian Slater, nella parte di Nathaniel Bone, giornalista/romanziere insopportabile ma indispensabile e Max Irons, che interpreta il figlio della coppia Castelman, David, schiacciato dai segreti di famiglia.
Forte la presenza femminile a partire dall’autrice del best seller da cui è tratto il film, The wife (in italia edito da Garzanti), Meg Wolitzer, che ha già portato sullo schermo altre sue opere (This is my life diretto da Nora Ephron e Arrenditi Dorothy di Charles McDougall, uno dei registi di Sex and the city, con Diane Keaton), passando per la scenggiatrice, Jane Anderson (Olive Kitteridge, Normal), e diverse produttrici (Claudia Bluemhuber, della Silver Reel, Rosalie Swedlin e Meta Louise Foldager Sorensen).
Alla regia c’è invece un uomo, lo svedese Bjorn Runge, un talento speciale per concedere libertà agli attori, e una sensibilità nordica che ha dato un taglio femminista al lavoro, senza appannare tensione e glamour. Anzi il clima che circonda la cerimonia del Nobel tra goffagine, ampollosità e comicità è un punto di forza. Presentato in anteprima mondiale al Toronto international film festival, sarà nei cinema italiani dal 4 ottobre.
Carla Chelo
Giornalista. Ha lavorato all'Unità, al settimanale Diario e in tv (Mediaset). Ha scritto un paio di libri insieme a un'amica, Alice Werblowsky e da sola una guida sul verde in città: "Milano, Parchi e giardini", Touring club italiano.
13 Luglio 2016
Il cinema italiano al fianco dei migranti
Appuntamento il 19 luglio al Baobab di Roma, per una giornata di solidarietà,…
10 Agosto 2017
La storia s’impara al cinema. Al via progetti scuola ABC
Aperte fino al 30 agosto le iscrizioni per le scuole al progetto ABC della…
18 Luglio 2016
Vado al cinema, anzi in biblioteca
Diventa nazionale e si rafforza il progetto "Cinema nelle biblioteche", grazie…