Addio Fabrizio Pesiri, anima militante e gentile del Libero Bizzarri


 

È stato un punto di riferimento fondamentale per il mondo del cinema del reale. Quando, ancora a metà anni Novanta, il documentario giaceva dimenticato nel totale oblio dell’universo audiovisivo. E lui, ostinatamente e controcorrente, ha contribuito a dargli nuova linfa vitale, a far crescere questo genere che oggi vince Palme d’oro e Leoni.

È scomparso a soli 62 anni Fabrizio Pesiri, volto e anima militante e gentile della Fondazione Libero Bizzarri che col suo festival del documentario (giunto alla 27esima edizione) ha fatto di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) una delle vetrine e fucine italiane più interessanti del cinema del reale, luogo d’incontro e scambio per tanti autori.

Operatore culturale di grande esperienza e grandi passioni, critico raffinato, uomo riservato e di cultura, sensibile e capace di ascoltare gli altri – qualità assai rara – Fabrizio Pesiri mancherà tantissimo non soltanto ai moltissimi amici, ma anche e soprattutto al mondo del cinema che senza di lui sarà tanto più povero.

Ai suoi compagni di viaggio e alla sua famiglia l’abbraccio della nostra redazione.