Calvino racconta Calvino. Nelle città visibili che l’hanno accolto in un doc che arriva in sala
In sala come evento speciale il 28-29-30 ottobre per RS Productions in collaborazione con Mirari Vos “Italo Calvino nelle città” di Davide Ferrario e Marco Belpoliti. Realizzato in occasione del centenario della nascita dello scrittore(1923). Un racconto attraverso le sue stesse interviste, i suoi testi letti da vari interpreti nelle varie città che l’hanno accolto e il repertorio che lo ritrae tra pubblico e privato. Il film è stato presentato alla Festa di Roma …
Tre piani: prendiamo in prestito il titolo del libro di Eshkol Nevo e del film che ne ha tratto Nanni Moretti per descrivere il film di Davide Ferrario e Marco Belpoliti Italo Calvino nelle città, presentato nella sezione FreeStyle Arts della Festa del Cinema di Roma e nelle sale il 28-29-30 ottobre come film evento.
Realizzato in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino (1923) il film si svolge appunto su tre piani diversi. Il primo è costituito da filmati dell’Istituto Luce e altri materiali d’archivio pubblici e privati (tra i quali l’Archivio nazionale Cinema Impresa), che accompagnano l’intero arco di vita dello scrittore e fanno da sfondo alle tematiche affrontate nei suoi libri, che lui usava trasfigurare con uno stile ironico e inimitabile.
Il secondo piano è costituito dalle interviste fatte allo stesso Calvino, in cui spiega le ragioni delle sue scelte professionali e letterarie, e da alcuni video più o meno amatoriali che lo seguono anche nella vita privata, nei momenti di studio e di relax.
Il terzo piano è costituito dai testi estrapolati dai libri dello stesso scrittore, letti in diversi luoghi e città (quelle che danno titolo al film), e in diversi contesti, da Valerio Mastandrea, Alessio Vassallo, Filippo Scotti e Violante Placido. Ciascuno di loro rappresenta una dimensione, una particolare fase di vita e quindi un carattere e un’età propri dello scrittore, nello sfondo delle città in cui è cresciuto (Sanremo), quelle in cui ha vissuto e lavorato (Torino, Parigi, Roma), quelle in cui ha viaggiato (New York in particolare) e le “città invisibili” che danno il titolo a uno dei suoi libri più famosi (Einaudi 1972). Quest’ultima parte, la più impegnativa e fantasiosa, è affidata alla recitazione e all’estro di Violante Placido.
I tre piani narrativi si alternano in modo creativo, cercando di restituire quel senso di realtà fantastica, o di fantasia reale, che costituisce la cifra delle opere dello scrittore e anche della sua personale visione del mondo. Il film ci ricorda infatti che Italo Calvino è stato l’inventore delle interviste impossibili (quella ad esempio all’uomo di Neanderthal) ed è stato autore di musiche e canzoni, alcune delle quali (ad esempio Ora mi alzo, scritta da Calvino per Luciano Berio e tratta dall’“azione teatrale” Allez-Hop del 1959, la cui esecuzione è affidata a Raphael Gualazzi) fanno parte della colonna sonora.
Musica, cinema, documentario, fotografia, letteratura: possiamo dire insomma che il film di Davide Ferrario e Marco Belpoliti è un bell’esempio di multidisciplinarità nell’arte audiovisiva. D’altronde Ferrario si era già misurato con analoghe commistioni, in particolare in Umberto Eco – la Biblioteca del mondo e La strada di Levi. Il film è una produzione Anele con Rai Cinema, e si avvale del sostegno del ministero della Cultura, direzione generale cinema e audiovisivo e di Film Commission di Torino, con il patrocinio dei comuni di Torino, Sanremo, Avigliana e Mondovì.
31 Agosto 2023
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