Il mondo (non solo) della danza piange la sua étoile. È morta Carla Fracci
Eugenio Montale le dedicò una poesia, La danzatrice stanca e Charlie Chaplin si commosse dopo aver vista sulle punte. È scomparsa Carla Fracci leggenda mondiale della danza. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto.
Nata a Milano nel 1936, da padre tranviere, costruì la parte centrale della sua carriera studiando nella scuola di ballo della Scala, di cui poi ne diventò étoile.
Fino agli anni ’70 danza con varie compagnie straniere, dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet, essendo dal 1967 artista ospite dell’American Ballet Theatre. Dagli anni ’80 ha diretto il corpo di ballo del San Carlo, poi dell’Arena di Verona, infine dell’Opera di Roma, dove è rimasta sino al 2010, fedele anche alla amata attività didattica.
La sua notorietà artistica si è legata principalmente alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e soprattutto Giselle, cui ha dato una moderna impronta personale, con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù, danzandola con compagni di gran fama.
Carla Fracci ha offerto il suo volto anche al piccolo e grande schermo. È stata Giuseppina Strepponi, la soprano e seconda moglie di Giuseppe Verdi nello sceneggiato Rai dell’84 dedicato al grande compositore e disponibile su RaiPlay. E ancora ne La storia vera della signora dalle camelie, film letterario di Mauro Bolognini dal romanzo di Dumas figlio con Isabelle Huppert e Gian Maria Volonté, come pure nel biopic dedicato al famoso ballerino Vaslav Nijinsky firmato da Herbert Ross.
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