“La pellicola d’oro” ha imparato il portoghese

Si è appena conclusa a Lisbona la prima edizione del premio dedicato alle maestranze del cinema, nato in Italia sei anni fa. Una tre giorni di incontri, dibattiti e film nell’ottica dell’internazionalizzazione…

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La Pellicola d’oro parla anche portoghese. Dopo sei edizioni nazionali (l’ultima lo scorso aprile) ha debuttato a Lisbona la prima edizione del premio dedicato alle maestranze del cinema.

Ossia di tutte le famiglie la più numerosa. Quella degli attrezzisti, gli elettricisti, i macchinisti, le sarte, gli operatori che di padre in figlio, spesso, si sono tramandati il mestiere, ma i cui nomi da sempre sono relegati ai titoli di coda.

A loro è dedicata “La pellicola d’oro”, l’unico premio esistente rivolto al lavoro degli artigiani del cinema, insomma. Un premio ideato da Enzo De Camillis, scenografo e regista che da quest’anno ha “esportato” il riconoscimento oltre confine, nell’ottica dell’internazionalizzazione.

La manifestazione, dedicata stavolta ai professionisti del cinema portoghese, si è svolta dal 13 al 15 luglio con una tre giorni di incontri e dibattiti sulle prospettive di collaborazione cinematografica tra Italia e Portogallo, ma anche di proiezioni.

“La pellicola d’oro”, promossa dall’Associazione culturale Articolo 9 Cultura & Spettacolo e dalla Sas Cinema, per l’edizione portoghese si è avvalsa del sostegno di Aniri, Accademia del cinema portoghese e il patrocinio del ministero della Cultura del Portogallo, nonché di aziende internazionali, sotto la direzione artistica del coreografo Marco De Camillis.