Liberiamo i libri “sovversivi”

Ochette, lupetti, elefantini e ovetti. Ecco la pericolosa banda di “terroristi gender” che il solerte sindaco di Venezia ha messo all’indice. 49 titoli, tra i capolavori della letteratura per l’infanzia, vietati in tutte le scuole del regno (di San Marco). Firma la petizione.

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C’è finito Leo Lionni, scrittore e illustratore tra i più celebri, per il suo classico Piccolo blu e piccolo giallo, reo di raccontare un’amicizia che supera ogni identità e differenza. Mario Ramos per Il segreto di Lu, delicata fiaba contro il bullismo vista dalla parte di un lupetto e del suo amico porcellino. E poi Altan per i disegni del suo ovetto (Piccolo uovo di Francesca Pardi) che in cerca di una famiglia ne scopre di tutte i colori. Ma l’elenco è lungo, fino a 49 tra classici e capolavori della narrativa per l’infanzia.

cop.aspxTanti, infatti, sono i libri vietati nelle scuole di Venezia dal neosindaco Luigi Brugnaro, deciso a far pulizia di tutti quei pericolosi testi che parlano di “gender, o di genitore 1 e genitore 2”, come riferisce la circolare “galeotta” inviata ai dirigeti scolastici.

Risultato: proteste, mobilitazioni di scrittori, editori, cittadini, librai, bibliotecari, reazioni incredule sulla stampa straniera, letture in piazza, flash mob, campagne via Facebook (Liberiamo i libri), fino ad una petizione indirizzata alla ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che vi invitiamo a firmare, prima che qualcun altro spicchi un mandato di cattura per Topolino!

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