Mohammad Rasoulof è scappato: “Da oggi risiedo nell’Iran della cultura”. Atteso a Cannes?
Rasoulof è fuggito dall’Iran. Dopo la condanna ad otto anni di carcere, una multa e la confisca delle sue proprietà. Tuttavia, c’è la possibilità che possa essere presente alla presentazione del suo nuovo lungometraggio, Il seme di fico santo, in programma per il 24 maggio a Cannes, secondo quanto dichiarato dal suo avvocato, Babak Paknia. Sebbene il direttore artistico del festival, Thierry Frémaux, non abbia confermato la presenza di Rasoulof, ha anticipato alcuni dettagli del film, descrivendolo come un racconto della “dittatura che si insinua nelle famiglie”.
il regista sul suo instagram comunica: “La Repubblica Islamica mi ha confiscato il passaporto nel settembre 2017. Dopo svariate contestazioni tramite il mio avvocato mi è stato riferito che non ho il diritto di avere il documento, ma sapete che la mia identità non è nel mio passaporto. l’Iran culturale è vivo nella mente comune di milioni Iraniani in diaspora. Da oggi sono residente nell’ Iran culturale. Una terra senza confini che milioni di Iraniani hanno costruito tramite la storia e la cultura antica in ogni angolo del mondo. Aspettiamo la caduta del regime e della sua oppressione…” continua dicendo “Ora devo completare rapidamente le ultime fasi tecniche di post-produzione de Il seme di fico santo. Sono grato ai miei amici, ai miei conoscenti e alle persone che mi hanno aiutato, a volte a costo della vita, ad attraversare il confine e a mettermi in salvo”.