Parenti serpenti. La strage del mostro di Bari dal libro al set
Uccide madre, padre e fratello in un solo colpo e per 12 giorni resta loro accanto facendo finta di niente.
Sono iniziate le riprese del primo lungometraggio di Pierluigi Ferrandini Happy Days – La vera storia del mostro di Bari. Un racconto per immagini in chiave noir della prima strage familiare che ha scosso l’Italia la notte del 26 maggio 1956.
Ispirato dall’opera prima di Marcello Introna Percoco, edito da Mondadori, il film cerca di raccontare l’inquietante figura di Franco Percoco (Francesco Vicari), un uomo all’apparenza normale passato alla cronaca come “Il mostro di Bari”. Un debutto alla regia segnato dalla particolarità di una vicenda su cui sembra da sempre essersi posato un velo di omertà.
Raccontando i dieci giorni successivi al delitto il regista ci svela la psicologia di un pluriomicida che non solo ci colpisce per l’efferatezza del suo gesto, ma anche e soprattutto per la sua estrema lucidità postuma.
Attraverso la miseria e la nobiltà di una Bari nel pieno del primo boom economico, la pellicola ci svela la tragedia di un’ostentata ricerca della felicità. Progetto ambizioso come ammette anche lo stesso produttore Cesare Fragnelli, l’idea è quella di un film che strizzi l’occhio ad una platea anche internazionale. Poducono Altre storie in collaborazione con Rai cinema, la regione Puglia e Apulia film commission.
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