Riscoprendo Cesare Pavese. “Il mestiere di vivere” è doc e arriva al cinema
Ariva in sala dal 13 dicembre (per Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari) “Il mestiere di vivere” di Giovanna Gagliardo. Il film, presentato allo scorso Torino FilmFest, racconta l’uomo, lo scrittore, il poeta, il traduttore e il protagonista di primissimo piano nella politica editoriale del dopoguerra. La sua scoperta da parte di molti ragazzi che in quei testi trovano molto che parla anche di loro. Già presentato da Nanni Moretti al Nuovo Sacher lo scorso dicembre…
“Non si poteva non volergli bene perché lui era inerme. Brusco ma inerme. A volte ci teneva i bambini, quando volevamo uscire la sera lui ci teneva i bambini”.
Si chiude con le parole di grande tenerezza pronunciate da Renata Einaudi, moglie di Giulio il fondatore dell’omonima casa editrice, il ritratto letterario e umano di Cesare Pavese intitolato Il mestiere di vivere in concorso alla 42 esima edizione del Torino film festival, scritto e diretto da Giovanna Gagliardo. Prodotto da Luce Cinecittà con il sostegno di Film commission Torino.
La regista ha realizzato una lezione su Pavese, una lezione a molte voci, sullo scrittore delle Langhe che in Italia è diventato una pietra miliare. E un inno alla Torino della prima metà del Novecento, con la sua diversità, le radici poco italiane, l’Università che ha generato così tanti talenti, e quei ragazzi, tantissimi, usciti dal liceo Massimo D’Azeglio che hanno contribuito a fare l’Italia del dopoguerra: Cesare Pavese, Norberto Bobbio, Leone Ginzburg, Massimo Mila, Vittorio Foa, Giulio Carlo Argan, Lodovico Geymonat, Franco Antonicelli, solo per citarne alcuni.
Non c’è solo l’autore de Il mestiere di vivere (il diario di tutta una vita cominciato durante il confino) nel documentario di Giovanna Gagliardo, ma un mondo oggi scomparso. Interviste classiche con gli oratori seduti in posa tra tanti libri e tante immagini della Torino di oggi e di ieri o delle Langhe, si alternano a brevi ricostruzioni di ambiente mentre una voce narrante legge ad uno ad uno qualche brano dei principali libri di Pavese.
E per ogni testo c’è un breve ingrandimento su come è maturato il lavoro, una spiegazione di chi lo conosceva bene o di chi ha speso anni della propria vita a studiarne l’opera. Un’opera difficile da definire con un semplice aggettivo, perché Pavese è stato scrittore, poeta, traduttore, e un protagonista di primissimo piano nella politica editoriale del dopoguerra.
In tutte queste vesti ha avuto un’influenza determinante. La collana viola, dell’Einaudi, quella curata da Pavese che sollevò le maggiori discussioni in casa editrice, è tutt’oggi una fonte di testi preziosi. Un uomo così influente, così moderno per i suoi anni, ma non un uomo infallibile: nel documentario non se ne parla ma fu lui a bocciare la prima richiesta di pubblicazione di Se questo è un uomo di Primo Levi. Alla morte, a 42 anni nell’estate del 1950 ha lasciato 8 romanzi, 3 raccolte di poesie, i racconti e la traduzione di 21 capolavori della letteratura americana.
Mette allegria vedere nel documentario che tanti ragazzi di oggi entrano un po’ sonnacchiosi al museo dedicato a Pavese di Santo Stefano Belbo e ne escono sorpresi di aver scoperto tra i libri e i racconti qualcosa che parla anche di loro. Ed è anche quello che succede agli spettatori del film. Viene da pensare: forse è arrivato, a 75 anni dalla morte, il momento di andarsi a rileggere Pavese.
Di seguito le sale dove trovarlo:
13-14-15 gennaio Mantova Cinema Mignon
14-18-19 Milano Cinema Arlecchino – Regista in sala il 14 alle 18.30
15-17-19-20-23 Firenze Cinema La Compagnia – Regista in sala il 15 alle 19.00
16 Genova Cinema Sivori
17 Napoli Cinema Academy Astra – Regista in sala alle 21.00 e Bergamo Cinema Conca Verde
20 Palermo Cinema Rouge Et Noir e Bologna – Regista in collegamento ore 19.00
21-23 Pisa Cinema Arsenale – Regista in sala il 21 alle 20.30
20-21-22 Torino Cinema Romano – Regista in sala il 22 alle 20.30
23 Alba Cinema Cine4 Cityplex – Regista in sala alle 20.30
24 Carmagnola Cinema Elios – Regista in sala alle 21.00
29 Brescia Cinema Nuovo Eden
31 Avellino Cinema Partenio – Regista in sala alle 20.00
Carla Chelo
Giornalista. Ha lavorato all'Unità, al settimanale Diario e in tv (Mediaset). Ha scritto un paio di libri insieme a un'amica, Alice Werblowsky e da sola una guida sul verde in città: "Milano, Parchi e giardini", Touring club italiano.