Stop agli “attori Frankenstein” e salari minimi più alti. La vittoria degli attori Usa mette fine allo sciopero


 

È terminato giovedì 9 novembre lo sciopero degli attori americani cominciato il 13 luglio scorso e durato 118 giorni. Il consiglio nazionale del sindacato delle attrici e degli attori di Hollywod, SAG-AFTRA, ha votato e approvato ufficialmente (con l’86 % dei voti) il nuovo contratto concordato con le principali case di produzione cinematografiche.

 La parola passa adesso ai membri del sindacato, 160 mila persone, che si esprimeranno a partire dal 14 novembre con i risultati del voto attesi per l’inizio di dicembre. L’accordo strappato dalla Sag alla Alliance of Motion Picture and Television Producers prevede aumenti nel salario minimo “sopra la media”, ha detto Crabtree-Ireland il portavoce della SAG-AFTRA, un bonus per gli attori che lavorano in programmi in streaming di successo e regole per l’uso dell’intelligenza artificiale che prevedono tra l’altro misure per impedire che fattezze di singole star possano essere usate per creare personaggi compositi, i cosiddetti “attori Frankenstein”.