Torino Fimfest 35 non dimentica i giovani. Vince l’israeliano “Don’t Forget Me”

Vince il Torino Filmfest 35, l’israeliano “Don’t Forget Me”, opera prima di Ram Nehari che firma una commedia agro dolce sull’anoressia. Premio Cipputi all’agreste “Lorello e Brunello” di Jacopo Quadri. E doppio riconoscimento al francese, “Kiss and Cry”…

Miglior film, miglior attrice (Moon Shavit) e miglior attore (Nitai Gvirtz). Fa incetta di premi Al Tishkechi oti/Don’t Forget Me, fortunato esordio dell’israeliano Ram Nehari, che con questa sua delicata commedia sul tema dell’anoressia è riuscito a conquistare la giuria di Torino 35, capitanata da Pablo Larrain.

A seguire sempre una storia legata alle problematiche adolescenziali, ma stavolta in ambito sportivo: Kiss and Cry delle francesi Chloé Mahieu e Lila Pinell che si aggiudica il premio per la miglior sceneggiatura e una menzione speciale della giuria da condividere con Lorello e Brunello, il film di Jacopo Quadri dedicato al duro lavoro di questa coppia di gemelli contadini toscani, a cui va pure il premio Cipputi, “un film resistente – si legge nella motivazione – che è al tempo stesso una testimonianza e un monito etico oggi tacitato da rivoluzioni economiche in atto, sempre più minacciose e incombenti”.

Il premio Fondazione Sandretto Re Rebaudo va al portoghese A fabrica de nada di Pedro Pinho, straordianaria storia di ordinaria “delocalizzazione” di una fabbrica dove gli operai trasformeranno la loro resistenza in musical.

Emily Beechan protagonista di Daphne di Peter Mackie Burns, vince come miglior attrice ex-aequo con Moon Shavit, protagonista del vincitore Al Tishkechi oti/Don’t Forget Me.

Il premio del pubblico va À voix houte di Stéphane De Freitas, curiosa fotografia di una scuola francese dedicata all’arte oratoria.