“La cena di Toni” alla Casa del cinema. Per “ItaliaDoc” i migliori del 2017
Mercoledì 11 alla Casa del cinema di Roma (ore 17.30), proiezione di “La cena di Toni” di Elisabetta Pandimiglio, doc dedicato al giornalista de L’Unità, Toni De Marchi. Il film fa parte di “ItaliaDoc”, la rassegna dei migliori documentari dell’anno appena trascorso, giunta alla sua 12 edizione. Dieci in tutto dedicati ad affascinanti personalità della cultura (Julian Schnabel, Giuseppe Bertolucci, Marco Ferreri, Piero Portaluppi) e agli eventi, fenomeni e riti sociali del contemporaneo…
Ha avuto la sua anteprima nazionale come evento speciale a MoliseCinema (leggi la recensione), è passato al 39° Festival di Cinema e donne di Firenze, ottenuto la Menzione speciale alla XX edizione di Mediterraneo VideoFestival, inaugurato [A]RCIPELAGO, Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove immagini ed è entrato nella selezione ufficiale dei Nastri d’argento 2018, sezione documentari.
Un lungo percorso tra festival e riconoscimenti, insomma, che culmina, mercoledì 11 aprile (ore 17.30) con la proiezione alla Casa del cinema di Roma, nell’ambito di ItaliaDoc, la rassegna curata da Maurizio Di Rienzo, giunta alla sua dodicesima edizione. con un focus di ritratti dedicati ad affascinanti personalità della cultura e una serie di documentari che passano in rassegna eventi, fenomeni e riti sociali della realtà odierna.
Stiamo parlando di La cena di Toni, l’ultimo lavoro di Elisabetta Panimiglio, delicato ritratto di Toni De Marchi, storica firma de l’Unità che, improvvisamente, si è trovato a dover ridisegnare il suo quotidiano a causa di una malattia feroce. Il doc sarà in replica domenica 15 aprile, ore 18.
ItaliaDoc, quest’anno, punta su un focus di ritratti dedicati ad affascinanti personalità della cultura e una serie di documentari che passano in rassegna eventi, fenomeni e riti sociali della realtà odierna.
Tra questi il doc di Pappi Corsicato, L’arte viva di Julian Schnabel dedicato all’attività instancabile del newyorkese pittore e scultore, d’impatto assoluto e regista dallo sguardo sorprendente (Basquiat, Lo scafandro e la farfalla).
Quelli di Giorgia Wurth sulla celebre attrice, Salvatrice – Sandra Milo e di Stefano Consiglio, Evviva Giuseppe, sul fratello “minore” per eccellenza del nostro cinema (e oltre): Giuseppe Bertolucci. E ancora Pino Daniele il tempo resterà di Giorgio Verdelli e La lucida follia di Marco Ferreri, di Anselma Dell’Olio.
Chiude il clicolo L’amatore (martedì 17 aprile) di Maria Mauti dedicato al talento rigoroso dell’architetto di regime Piero Portaluppi, inventivo personaggio che operò nel controverso ventennio fascista e nell’immediato dopoguerra.
Ingresso libero.
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