Un amore newyorkese lungo quarant’anni
Un’anziana coppia dell’East Village, con il loro bassotto, di fronte alle incertezze dell’età che avanza. È “Ruth & Alex”, il romanzo dell’americana Jill Ciment ora al cinema con Morgan Freeman e Diane Keaton…
Alex e Ruth Cohen sono una coppia ormai anziana. Lui è stato pittore, anche di discreto successo, e continua a darsi da fare portando avanti un bizzarro collage formato dai fascicoli dei rapporti dell’Fbi. Lei è una ex insegnante di inglese che continua ad emozionarsi sfogliando le pagine di Cechov. Il loro letto è condiviso anche dalla piccola Dorothy, un bassotto che raccoglie l’amore incondizionato dei suoi padroni.
Sono loro i tre protagonisti di Heroic Measures, romanzo dell’americana – ma nata in Canada – Jill Ciment, professoressa di inglese all’Università della Florida e sposata con l’artista Arnold Mesches, pubblicato nel 2009 e che in Italia esce, in contemporanea col film di Richard Loncraine, col titolo Ruth & Alex per Newton Compton Editori.
Ruth e Alex vivono nell’East Village a New York, sono sposati da oltre quarant’anni e vorrebbero cambiare casa. Quella attuale infatti non ha l’ascensore, e i loro corpi faticano sempre più a sobbarcarsi i cinque piani di scale giornalieri. L’appartamento comprato all’epoca per qualche spiccio ora vale una vera fortuna, in una zona ormai di moda, e i due si affidano all’agente immobiliare Lily per metterlo in vendita. Proprio alla vigilia delle prime visite della casa, la vita tranquilla e spensierata dei due coniugi, ormai dediti ai soli piaceri di pittura e letteratura, viene improvvisamente scombussolata.
La cagnolina Dorothy accusa un problema alla schiena e deve essere portata in clinica e sottoposta ad un difficile intervento. Intanto, a pochi isolati dalla loro abitazione, un camion si è misteriosamente ribaltato nel tunnel di Midtown paralizzando la città, e le prime notizie parlano di un attentatore, che avrebbe abbandonato il veicolo pieno di esplosivo per darsi poi alla fuga, inscenando una assurda caccia all’uomo. Così tra la paura per la salute della cagnolina, le preoccupazioni per la situazione d’emergenza della città, che condiziona anche il valore della loro casa, l’accoglienza degli strambi aspiranti acquirenti e la ricerca di una nuova dimora più confortevole, Ruth e Alex si ritrovano a fare i conti, in un weekend quanto mai movimentato, con un intrecciarsi di spostamenti difficoltosi, ansie e dubbi esistenziali.
Ruth & Alex è la storia di un lungo e felice matrimonio, «qualcosa che raramente viene raccontata nei libri o nei film, perché manca l’aspetto drammatico», come ammette la scrittrice.
E il suo è difatti un racconto dai toni leggeri, che procede vivacemente sull’ironia e la pacatezza dei suoi protagonisti, una coppia sì di un’altra lontana generazione, ma che riesce a guardare con saggezza e lucidità ai veloci eventi che gli corrono intorno. E lo sguardo ironico di Alex non è altro che quello della Ciment stessa, che, in sottofondo, non si risparmia di smascherare fobie e show mediatici che la tv americana, tra improbabili psicologi e “professori di teoria generale del traffico”, sembra coltivare quotidianamente nei pensieri dei cittadini. Ruth & Alex è la storia di un amore che trionfa anche dopo quarant’anni, che si fa ancora di salvataggio, unica e indistruttibile certezza che prevale sulle preoccupazioni, sui dubbi e sulla messa in discussione di credenze e principi etici. Ed è l’amore a condurre delicatamente questa coppia, così sicura e assortita ma che inizia a patire le fragilità dell’età, verso una scelta tanto importante quanto temuta, che li porterà ad esaudire il loro vero ultimo desiderio e a riabbracciare, nella nuova casa, l’amata cagnolina Dorothy.
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