Uno Sherlock Holmes sardo nel futuro a cartoon di Peter Marcias

È l’investigatore nato dalla penna di Giorgio Todde, lo scrittore sardo di “Lo stato delle anime ” che Peter Marcias trasformerà in un film d’animazione. Nel frattempo alla Festa di Roma il regista sardo ha presentato il suo ultimo cartoon, “Strollica”, un gioiellino poetico di dieci minuti non solo per bambini…

Strollica in lingua sarda vuol dire persona lunatica, che parla troppo. Ma è anche il nome di una bambina di dieci anni, protagonista del corto animato Strollica, proiettato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma. Firmato dal regista sardo Peter Marcias è un susseguirsi di quadri animati che si sfogliano con incanto.

La piccola Strollica, sempre seguita dalla sua fedele capretta, se ne va in giro gustando il magnifico paesaggio che circonda il posto dove vive: un paesino, una comunità di contadini, artigiani e di vecchine un po’ pettegole che stanno alla finestra giorno e notte a guardare chi passa.

Ma un brutto giorno scopre che vicino alla sua casa è spuntato un rumoroso cantiere che in tutta fretta ha tirato su un’altissima torre che altro non è che un’altissima pala eolica. La pala gira, gira e non si ferma neanche di notte, turbando il sonno e i sogni, un tempo sereni, di Strollica che la mattina dopo, arrabiatissima, va sotto la torre di cemento e comincia a protestare inveendole contro.

La pala, magicamente le risponde e l’invita ad entrare e a raggiungerla in alto con un piccolo ascensore. Durante la salita le mostra i vantaggi delle energie alternative che utilizzano il sole, l’acqua e il vento. Strollica capisce le «buone» intenzioni ma vede anche lo stridente contrasto tra quell’ingombrante presenza e il bucolico paesaggio nel quale vive. Così convincerà la torre a spostarsi in un altro sito alla ricerca di un migliore equilibrio con l’ambiente.

Prodotto da Fondazione Sardegna Film Commission, Progetto Heroes 20.20.20 e da Capetown Film, sceneggiato da Gianni Loy, con i bellissimi disegni e l’animazione di Riccardo Atzeni (illustratore e animatore anche del precedente cartoon di Peter Marcias, Il mio cane si chiama Vento) e la bella colonna sonora con i vocalizzi di Chiara Effe, Strollica è un gioiellino poetico di dieci minuti non solo per bambini.

Non è la prima volta che il regista nato a Oristano – con alle spalle una filmografia fitta di documentari (tra i molti, Liliana Cavani, una donna nel cinema e Tutte le storie di Piera) e lungometraggi come La nostra quarantena e Silenzi e parole – si cimenta con l’animazione.

Prima di Strollica, infatti, aveva realizzato altri due cartoon, Il mondo sopra la testa (2012) e Il mio cane si chiama Vento (2015). Se nel primo aveva affrontato tematiche sociali e politiche, spesso alla base del suo cinema, negli ultimi due corti punta la sua attenzione sull’infanzia e su come i bambini entrano in relazione con l’ambiente in cui vivono e con i suoi problemi.

«Il cinema d’animazione – dice Peter Marcias – è una mia passione, mi permette una grande libertà tecnica e soprattutto mi consente di spaziare con la fantasia e anche di affrontare tematiche particolari e impegnative con la leggerezza che si deve ai bambini».

E ora rilancia con un lungometraggio animato, al quale sta lavorando, tratto dal libro di Giorgio Todde, Lo stato delle anime (Frassinelli, 2002): un noir che si svolge in un paesino della Sardegna dove a ogni nascita corrisponde matematicamente una morte e viceversa, fino a quando… Protagonista del romanzo e del film è un personaggio realmente esistito nell’Ottocento, Efisio Marini, detto il Pietrificatore, per le sue ricerche sulla conservazione e sull’imbalsamazione di cadaveri e di parti anatomiche.

Giorgio Todde ne ha fatto un investigatore, una sorta di Sherlock Holmes sardo, al centro di una serie di fortunati romanzi tradotti in tutta Europa. Il film animato di Peter Marcias dovrebbe uscire sugli schermi nel 2019.