L’odissea della famiglia Maraini al Museo della Mente

Appuntamento giovedì 22 giugno (18.30) al Museo della Mente di Roma col documentario “Haiku on a Plum Tree” di Mujah Maraini–Melehi dedicato all’odissea della famiglia Maraini. Alle 16.30 (su prenotazione: telefono 0668352858 email: edu@museodellamente.itmuseodellamente@aslroma1.it) visita al museo. Alle 20.30 aperitivo…

 

Un viaggio attraverso la storia della famiglia Maraini. O meglio la sua Odissea durante la Seconda guerra mondiale, quando i nonni Topazia Alliata e Fosco Maraini, residenti in Giappone, rifiutandosi di aderire alla repubblica di Salò furono imprigionati in un lager, insieme alle loro tre figlie. Una storia raccontata a partire dal diario che Topazia scriveva durante la prigionia.

È quello che raccconta Haiku on a Plum Tree, il documentario di Mujah Maraini–Melehi che sarà proiettato al Museo Laboratorio della Mente ASL Roma 1 (Padiglione 6 Santa Maria della Pietà, Piazza S. Maria della Pietà n. 5 – Roma) giovedì 22 giugno, nell’ambito della rassegna Cinema di confine.

Per l’occasione, sarà presente in sala la regista accompagnata dalla co-sceneggiatrice Deborah Belford de Furia per rispondere alle domande del pubblico.

Sarà esposta una piccola selezione di fotografie che Fosco Maraini fece alla sua famiglia tra le rovine di Nagoya nel 1945, all’indomani della fine della guerra.

Le immagini sono tratte dalla mostra “Diario del Giappone”, esposta il 9 marzo 2017 all’Istituto di cultura giapponese a Roma

Il documentario è un viaggio nella memoria della famiglia Maraini che ripercorre un frammento di storia collettiva.
Mujah Maraini-Melehi rilegge in chiave di documento storico le vicende familiari dei nonni Fosco Maraini e Topazia Alliata. Giunti in Giappone nel 1938, furono internati nel 1943 in un campo di prigionia a Nagoya, insieme alle figlie Dacia, Yuki e Toni, a seguito del loro rifiuto di aderire alla Repubblica di Salò.

Il film ripercorre i lunghi mesi di prigionia della famiglia attraverso le intense pagine del diario che Topazia – scomparsa nel novembre 2015 all’età di 102 anni – scrisse e custodì segretamente durante i mesi di reclusione. Sua nipote Mujah rilegge oggi quelle pagine insieme alla madre Toni: “Haiku on a Plum Tree – dice la regista – è un viaggio personale, come nipote, figlia e madre, sono andata alla ricerca del mio passato e di un lascito familiare collettivo. Un percorso di comprensione e riconciliazione attraverso le generazioni”.

Haiku on a Plum Tree è anche il risultato di una produzione dal basso, grazie alla rete e a una campagna di crowdfunding che ha permesso di raccogliere quasi 60.000 dollari in un mese sulla piattaforma Kickstarter. 193 finanziatori dal basso hanno contribuito con il loro supporto alla realizzazione del film provenienti da 8 paesi del mondo, molti dagli Stati Uniti.