Antonioni sopra New York. Retrospettiva monstre (al MoMA) con libro
Dal 7 dicembre al 7 gennaio 2018 il MoMA di New York ospiterà “Michelangelo Antonioni Retrospective”, la più completa retrospettiva cittadina del grande autore. Dall’esordio con “Cronaca di un amore” fino al doc “Chung Kuo, Cina” ancora inedito in Usa. E poi “Il mio Antonioni”, volume curato da Carlo Di Carlo il suo collaboratore fondamentale di una vita e grande amico, scomparso nel 2016…
Nel decennale della scomparsa anche New York si inchina a Michelangelo Antonioni. E lo fa al Museo d’Arte Moderna MoMA, che accoglie e organizza, insieme a Istituto Luce Cinecittà, la più completa retrospettiva cittadina da 10 anni a questa parte.
Michelangelo Antonioni Retrospective, si terrà nei Roy e Niuta Titus Theaters del MoMA dal 7 dicembre al 7 gennaio 2018, e presenta in quasi 40 pellicole in 35 mm e digitalmente conservate, l’opera completa del grande autore, quasi 60 anni di arte dai primi corti documentari – a cominciare da quel Gente del Po del 1947 che oggi si vede e legge come un piccolo testo principe del Neorealismo – fino a Eros e Lo sguardo di Michelangelo, i suoi estremi colpi d’immagine.
Passando, ovviamente, per tutti i capolavori: dall’esordio di Cronaca di un amore alla “trilogia dell’Incomunicabilità”, agli internazionali Blow-up, Zabriskie Point, Professione: reporter, fino alla prima visione newyorchese di un documentario ancora discusso e centrale come Chung Kuo, Cina (1972), e ai ritratti documentari che negli anni gli hanno dedicato Lino Micciché, Carlo Di Carlo, Enrica Fico, Gianni Massironi.
Film di apertura della retrospettiva evento di questa stagione, Il deserto rosso, in una nuova versione restaurata digitalmente in 4K da CSC – Cineteca Nazionale e Luce-Cinecittà, il 7 dicembre, alla presenza della vedova, Enrica Fico.
Mentre il 6 dicembre (all’Istituto Italiano di Cultura di NY ) sarà presentato il volume My Antonioni, curato da Carlo Di Carlo, il collaboratore fondamentale di una vita e amico di Antonioni, scomparso nel 2016, e che postuma ci regala una “autobiografia” confezionata attraverso le pure parole, dichiarazioni, interviste, pezzi di conversazioni del regista. Un autoritratto al vivo, il ritratto del suo più accorato studioso, e un gesto di amicizia cinematografica.
L’edizione italiana, intitolata Il mio Antonioni, sarà prossimamente pubblicata da Istituto Luce Cinecittà e Cineteca di Bologna.
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