Barbera: “Venezia 77 sarà un’edizione sperimentale”. Tanto digitale e pochi stranieri ?

“Sarà un’edizione sperimentale”, dove per sperimentale bisogna leggere digitale. Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia, ha parlato con l’Ansa della 77ª edizione del festival, sulla quale aleggia il grande punto interrogativo dovuto all’emergenza Covid.

Le parole di Barbera si vanno ad aggiungere, e in qualche modo rispondono, alle recenti dichiarazioni di Roberto Cicutto, neopresidente della Biennale. Il direttore ha voluto sottolineare che “il distanziamento sociale e le mascherine ci saranno per forza”, con la conseguente necessità di rivedere l’accesso in sala, “probabilmente si dovrà ridurre il numero degli accreditati”.

Come fare invece per le conferenze stampa o per le proiezioni riservate agli addetti ai lavori? Per Barbera la risposta è internet e si tratta di una notizia, visto che molti suoi colleghi hanno cercato in tutti i modi di scongiurare la possibilità di kermesse multimediali, su tutti Cannes.

Con i vertici della kermesse francese – il delegato Thierry Frémaux starebbe studiando soluzioni alternative per non rinunciare all’edizione 2020 – Barbera ribadisce di essere in stretto contatto, dopo che Cicutto ne aveva preso le distanze: “siamo disponibili a tutte le soluzioni” dice il direttore della Mostra.

Certo sarà difficile poter garantire il carattere internazionale del festival di Venezia anche se Barbera si mostra ottimista, “spero almeno in una buona delegazione di europei”, e spiega che “i film italiani ne usciranno avvantaggiati”.

Anche la strada per Venezia 77 si preannuncia tortuosa e sarà senza dubbio un’edizione sperimentale, o “di passaggio”, come dice Barbera stesso. Anche in questo caso, bisognerà aspettare e vedere.