Venezia 77 si farà: confermate le date. Ma il “come” è ancora un’incognita
Venezia 77 si farà nelle date previste: dal 2 al 12 settembre. Ma in che formula e modalità è ancora tutto da stabilire. Sarà comunque un’edizione particolare, che dovrà fare i conti con il distanziamento sociale imposto dal virus. Il presidente della Biennale, Roberto Cicutto dice: “può essere il laboratorio per il Paese” e prende le distanze da Cannes. “È sconcertante che Frémaux continui a dire di star studiando nuove soluzioni senza spiegare concretamente cosa vuole fare, se devono ancora pensarci non c’è dialogo”…
La Mostra di Venezia si farà e nelle date previste, ossia dal 2 al 12 settembre. Ad annunciarlo è il neo presidente della Biennale Roberto Cicutto, dalle pagine web di CinecittàNews, mentre un comunicato ufficiale della Biennale comunica le nuove date dei Festival di Teatro (dal 14 al 24 settembre) e Danza (13-25 ottobre), confermando anche quelle della Musica (25 settembre-4 ottobre) e annunciando 15 eventi colaterali della Biennale Architettura.
Tante restano comunque le incertezze e le modalità su come potrà essere questa edizione 77 della Mostra, dovendo tener conto delle complesse misure di sicurezza per contrastare la diffusione del Covid-19. Il distanziamento sociale, infatti, è il nodo della questione.
Come farlo coesistere con una rassegna di massa? Internet rappresenta una possibilità che Cicutto accoglie, “sarà molto importante per la stampa internazionale”. Ancor più spinoso risulta l’aspetto della presenza in sala, che per la Mostra è cruciale, ça va sans dire. Cicutto si dice ottimista: “Credo che il festival dovrebbe godere di un’extraterritorialità rispetto alle misure di sicurezza, potremmo essere un laboratorio per la futura riapertura in tutto il paese e nel mondo. Gestire 6 o 7 luoghi circoscritti è più semplice che migliaia di sale”.
Tuttavia questa extraterritorialità non potrà essere totalmente estranea alla situazione internazionale. Cicutto spiega: “gli ospiti internazionali saranno molti meno, così come il pubblico. Avremo meno entrate ma contiamo sul supporto del Ministero”.
I vertici di Cannes, a tal proposito, non sono ancora riusciti a dire con altrettanta chiarezza che ne sarà della sua 73ª edizione. Sono molto recenti le dichiarazioni di Thierry Frémaux, delegato del festival francese, secondo cui la Croisette proverà in tutti i modi a non rinunciare all’edizione 2020, anche collaborando con Venezia. Cicutto risponde in maniera molto decisa: “è sconcertante che Frémaux continui a dire di star studiando nuove soluzioni senza spiegare concretamente cosa vuole fare, se Cannes deve ancora pensarci non c’è dialogo”.
Dunque è difficile dire come sarà questa 77ª Mostra del Cinema, anche perché non sono ancora chiare le misure da attuare nella famosa fase due di questa emergenza. È certo però che Venezia si adatterà e darà il suo contributo, il che è una buona notizia per tutti.
Tobia Cimini
Perditempo professionista. Spende il novanta percento del suo tempo leggendo, vedendo un film o ascoltando Bruce Springsteen. Nel restante dieci, dorme.
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