Gli “indemoniati” che hanno vinto Venezia
In sala dal 29 settembre (per I Wonder Pictures) “Liberami”, il documentario di Federica Di Giacomo nato dalla fucina del Solinas e prodotto da Mir e RaiCinema, vincitore di Orizzonti a Venezia 73. Il ritorno degli esorcismi al centro di un racconto sul nostro presente, tra grottesco e dramma. Da vedere…
Per una volta cominciamo dalla fine. Ossia dal cartello di chiusura che ci rivela come gli esorcismi siano in costante cresciuta in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti. Tanto che per rispondere all’emergenza la chiesa ha istituito un call center.
L’effetto è spiazzante. Perché dopo circa un’ora e mezza di messe di “liberazione”, adolescenti che ruotano gli occhi all’indietro, donne che si dimenano sotto l’acqua santa, capiamo di non aver assistito ad un fenomeno “isolato”, che riguarda solo la Sicilia più arretrata.
In questo senso Liberami, il documentario di Federica Di Giacomo, vincitore della sezione veneziana di Orizzonti, è un grido d’allarme. Ma senza clamori, trovate ad effetto o “sconvolgenti” testimonianze, come ci ha abituato tanta pessima televisione o la più facile iconografia horror.
Liberami è al contrario una riflessione meditata – durata per anni – sulle inquitudini del nostro contemporaneo, raccontate con sguardo quasi antropologico da una regista che sa interrogare la realtà e mettersi in ascolto.
Gli “indemoniati” del terzo millennio di Padre Cataldo, veterano degli esorcisti siciliani, non sono, infatti, la “risposta cattolica” agli integralismi islamici dei tagliagole dell’Isis, come potrebbero portarci a pensare le macrocategorie mediatiche di questo nuovo medioevo in cui viviamo.
Non sono cioè assatanati cattolici, ma persone che “soffrono”, come ripete in continuazione Padre Cataldo. Persone che stanno “male” e che ricorrono all’estrema ratio dell’esorcismo, in alcuni casi, dopo essere passati attraverso medici e psicologi, incapaci di risolvere un più vasto malessere esistenziale.
Come quella donna di mezza età che cammina claudicante e si dibatte sotto la “mano esorcista” del frate, mentre racconta di essere “in ascolto della volontà del Signore”, dopo aver affrontato una via crucis di medici e persino una diagnosi di distrofia muscolare.
O quel ragazzetto pieno di piercing e tatuaggi, in crisi con la madre e con la fidanzata che passa le sue notti sniffando, per poi, l’indomani, trovare in Satana la spiegazione alla sua violenza e al suo malessere. Un po’ come quell’altra adolescente, schiacciata da una coppia di genitori oppressivi, convinta lei per prima di essere “posseduta”, tanto da mostrarsi con gli occhi all’indietro e la bocca digrignata, secondo il più classico immaginario cinematografico.
Per tutti loro Padre Cataldo è lì. Uomo di chiesa e d’azione il frate combatte il Maligno anche per telefono, quando occorre. Negli altri casi va di persona a cospargere di acqua santa le abitazioni dei posseduti o, più spesso, li accoglie nella sua chiesa, dove le messe di “liberazione” sono settimanali e la folla si accalca ovunque, proveniente da ogni parte dell’Isola e non solo, litigando anche per la fila.
Grottesco e dramma si intrecciano nel racconto, attraverso lo sguardo dell’autrice che ci accompagna con pudore nelle vite dei “dannati”, in alcune più in profondità in altre meno. Ma sempre con rispetto, lo stesso che proviamo per Padre Cataldo, vero protagonista di questo spaccato di presente pieno di inquietudine.
Come sembrano lontani i tempi in cui Guccini cantava: “dai preti d’ ogni credo, da ogni loro impostura/ da inferni e paradisi, da una vita futura/ da utopie per lenire questa morte sicura/ da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura/ da fedeli invasati d’ ogni tipo e natura… Libera, libera, libera nos Domine”. Anzi, è l’occasione giusta per riascoltarla.
Gabriella Gallozzi
Giornalista e critica cinematografica. Fondatrice e direttrice di Bookciak Magazine e del premio Bookciak, Azione!. E prima, per 26 anni, a l'Unità.
7 Dicembre 2018
Quando Zavattini scriveva fumetti. Sono “gli effetti collaterali” del Fantafestival
Appuntamento sabato 8 dicembre con "gli effetti collaterali" del Fantafestival…
29 Febbraio 2016
Tutti i romanzi che hanno “vinto” l’Oscar 2016
Da "The Revenant" con DiCaprio oscarizzato per la prima volta, al folgorante…
31 Marzo 2016
Per far riflettere gli adolescenti
"Un bacio" di Ivan Cotroneo visto dalla psicoterapeuta Terry Bruno: "Un film…