“Il nome della rosa” è (anche) una serie tv. In onda dal 4 marzo su Rai1

In onda su Rai1 dal 4 marzo, “Il nome della rosa”, versione televisiva del bestseller di Umberto Eco, per la regia di Giacomo Battiato. Girata a Cinecittà, in Umbria e Abruzzo la serie – italo-tedesca – è già stata venduta in tutto il mondo. John Turturro – che ne firma anche la sceneggiatura – nei panni del protagonista: Guglielmo da Baskerville, ruolo già interpretato da Sean Connery nel film di Annaud …

E pensare che John Turturro Il nome della rosa non l’aveva mai letto. Ed ora, invece, è nei panni del protagonista, quel frate Guglielmo da Baskerville nato dalla penna di Umberto Eco quarant’anni fa, a cui ha già dato il volto Sean Connery, nell’omonimo film di Jean-Jacques Annaud dell’86.

Parliamo, infatti, della molto attesa serie tv che andrà in onda su Rai1 da lunedì 4 marzo in 8 puntate suddivise in quattro prime serate, per la regia di Giacomo Battiato. Una coproduzione italo-tedesca frutto della collaborazione tra tra RaiFiction, 11 Marzo Film, Palomar e Tele Muenchen e che, girata a Cinecittà, Abruzzo e Umbria, è stata già venduta in tutto il mondo, compresa la Bbc che la trasmeterrà in prima serata.

Firmano la sceneggiatura Andrea Porporati (sua l’idea di partenza della serie che ha avuto l’ok della famiglia Eco), Nigel Williams, il regista e lo stesso Torturro. Tra gli interpreti anche Rupert Everett nei panni dello spietato inquisitore Bernard Gui, la stella nascente Damian Hardung in quelli del novizio Adso da Melk e Michael Emerson in quelli dell’abate che affida a Guglielmo l’indagine sui misteriosi delitti nell’abbazia. Suo, infatti, l’importante compito di mediatore nella Disputa tra la delegazione di Papa Giovanni XXII e quella dei dotti francescani che sono accusati di voler destituire il potere temporale della Chiesa. Per scoprire che dietro ai tanti assassinii altro non c’era che la paura di “una risata”.