Addio Umberto Eco, attraversatore di confini…

Umberto Eco è morto a 84 anni, nella sera del 19 febbraio. Filosofo, scrittore, semiologo, grande esperto di comunicazione. Il suo primo romanzo, “Il nome della rosa”, è stato un successo planetario che Jean-Jacques Annaud ha portato al cinema con uguale fortuna…

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Il suo nome da annni era diventato sinonimo di cultura. Internazionalmente. Filosofo, scrittore, giornalista, docente universitario,”decriptatore” dei segni del contemporaneo, Umberto Eco è stato uno dei grandi intellettuali del Novecento. Un attraversatore di confini, dai saggi sul Medioevo alla fenomenolgia di Mike Bongiorno, tra Apocalittici ed integrati, sempre a scandagliare la realtà, al di là di ogni distinzione tra “alto e basso”, tra cultura di massa e quella cosiddetta colta.

Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, del 1980, infatti, diventò un best seller con 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Un giallo storico, un “poliziesco” ambientato negli anni bui del Medioevo, un volumone di 618 pagine seguito poi dall’altrettanto monumentale Il pendolo di Focault dell”88, che costruiscono entrambi complesse vicende misteriche ed  esoteriche, per mostrare come da tutto questo l’unico mezzo per salvarsi è quello di usare la ragione, sapendo che ciò non porta necessariamente alla verità.

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Il nome della rosa, sei anni dopo, è diventato un film per la regia di Jean-Jacques Annaud. Un film con un cast stellare, da Sean Connery a Christian Slater e F. Murray Abramas, che ha incassato circa 80 milioni di dollari nel mondo e ha vinto tantissimi premi, tra cui quattro David di Donatello, tre Nastri d’argento, due Bafta e un Cesar.  Il film di Annaud era un “tradimento consensuale” del libro, e lo stesso Eco, raccontava il regista, l’aveva spinto a tradire ”bene il libro, perché per adattare bene bisogna tradire bene”. Il film, una produzione Italo-Franco-Tedesca, era stato prodotto per l’Italia da Franco Cristaldi, ed era costato 32 miliardi di lire.

Tra le ultime battaglie culturali di Umberto Eco, ricordiamo l’adesione alla Nave di Teseo, la casa editrice indipendente fondata da Elisabetta Sgarbi per “sfuggire” al colosso “Mondazzoli”.  Tra le pubblicazioni della Nave di Teseo che cominceranno in primavera, ci sarà anche il nuovo romanzo di Eco, un ulteriore attraversamento di confini.