Harper Lee, la scrittrice che insegnò all’America la tolleranza

Se n’è andata a 89 l’autrice di “Il buio oltre la siepe”, Premio Pulitzer nel 1961. Il celebre romanzo, diventato in breve una bandiera contro la segregazione razziale, è stato portato sul grande schermo da Robert Mullingan, con un Gregory Peck da Oscar nei panni dell’indimenticabile avvocato Atticus Finch…

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Un solo romanzo nell’arco di una vita lunghissima. Che è diventato un classico della letteratura americana ed è studiato nelle scuole. E poi lo scorso anno la pubblicazione del tanto atteso inedito che oltre a scatenare polemiche per i contenuti, ha persino dato seguito ad un’inchiesta per “circonvenzione di incapace”, finita con un’assoluzione. ilbuiooltrelasiepe

Cose che capitano ai grandi. E Harper Lee grande lo è stata davvero, nonostante una vita molto appartata e una così ridotta produzione letteraria. Nata a Monroeville, in Alabama, il 28 aprile 1926, la scrittrice è morta in una casa di riposo all’età di 89 anni. Con il suo primo romanzo, e unico per 55 anni, Il buio oltre la siepe (“To Kill A Mocking Bird”) del ’60, la scrittrice ha conquistato il Premio Pulitzer per la letteratura, vendendo la cifra record di 40 milioni di copie in tutto il mondo. E ottenendo la Medaglia presidenziale per la libertà, il più alto riconoscimento civile statunitense.

Ambientato nell’Alabama della Grande depressione, Il buio oltre la siepe è un toccante atto di accusa contro il razzismo e la feroce segregazione dei neri, raccontato dal punto di vista della piccola Scout, figlia di un avvocato dagli alti principi morali, che difenderà un uomo di colore accusato ingiustamente dello stupro di una bianca. Un personaggio modello di tolleranza e giustizia, che frutterà a Gregory Peck un Oscar (nelle foto), nell’omonima trasposizione di Robert Mulligan nel ’62, che di statuette ne conquistò altre due.

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Non stupiscono dunque le polemiche all’uscita del nuovo romanzo nel 2015, quando ormai la scrittrice versava in pessime condizioni di salute e ridotta quasi alla cecità. Ritrovato in una cassetta di sicurezza è così venuto alla luce Va’, metti una sentinella (“Go, set a watchmann”), che in realtà Harper Lee aveva scritto prima del suo celebre bestseller, ma era stato poi accantonato. Come in un sequel di Il buio oltre la siepe, ritroviamo gli stessi personaggi ma vent’anni dopo, nei Cinquanta. A cominciare da Scout, ora una ragazza, che ritrovando suo padre lo scoprirà, al contrario, un razzista! Si capiscono dunque le polemiche e il clamore mediatico costruito intorno all’uscita del romanzo. E pure l’inchiesta voluta dallo stato dell’Alabama per verificare eventuali plagi nei confronti dell’anziana scrittrice.