Il ritorno (ancora una volta) de “Il Conte di Montecristo”. La Francia punta sui suoi classici letterari
Torna a far vendetta il Conte di Montecristo, dalle pagine di Dumas ai nostri giorni, Edmond Dantès sembra non essere invecchiato di un giorno.
La nuova serie francese dal titolo Monte-Cristo sarà ambientata, infatti, nel XXI secolo, tra il Sud America e Parigi, e vedrà come protagonista Dantès nuovamente alle prese con le ingiustizie e i torti subiti da quelli che credeva i suoi più cari amici. Anche questa volta l’adattamento punta a denunciare le magagne, gli abusi e gli inganni del mondo moderno, per restituire (forse) quella giustizia che ci appare ambigua e inafferrabile.
Così come inafferrabile sembra essere la pace per il Conte che durante il corso del Novecento è stato scomodato in tutti i modi: lo abbiamo visto al cinema, in teatro e in tv, protagonista di numerosi adattamenti, tre su tutti: Montecristo 70 (1968) rilettura francese in chiave resistenziale diAndré Hunebelle. Poi, in chiave ironica nell’irresistibile rivisitazione televisiva di Ugo Gregoretti, (’97) Il Conto di Montecristo dove il giovane napoletano Edmondo Dantès (Corso Salani), riesce ad accaparrarsi un conto bancario depositato in un paradiso fiscale e sposare finalmente Mercedes. Infine il più fedele all’originale, Conte di Montecristo del ‘98, per la regia di Joseè Dayan e la fotografia di Vittorio Storaro, con protagonista, un allora in formissima, Gérard Depardieu.
Insomma, l’opera sembra inserirsi in quel binario di rifacimenti moderni che stanno sempre più a cuore al cinema transalpino. Stiamo parlando di film come il pluripremiato Les misèrables di Ladj Li del 2019, liberissima interpretazione del romanzo di Hugo attualizzato nelle banlieues parigine in fiamme dei nostri giorni. Oppure la serie Netflix Lupin con protagonista Omar Sy, di cui si attende la seconda stagione per l’estate, tratto dai romanzi di Maurice Leblanc con protagonista Arsènio Lupin, il ladro-gentiluomo.
La serie Monte-Cristo, sarà diretta da Jérôme Salle (Anthony Zimmer, 2005 e Zulu,2013) e sceneggiata dello scrittore francese Dan Franck. Secondo i vertici della casa produttrice, la Federation Entertainment, dovrebbe trattarsi di una long series da ben 16 puntate da circa 50 minuti l’una.
Il presidente della Federation, Pascal Breton, assicura che il nuovo adattamento sarà “fedele allo spirito di Dumas per creare un grande eroe francese contemporaneo che incarna la lotta e si vendica su tutte le ingiustizie”. Staremo a vedere.
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