La creatività che libera. Il nostro pomeriggio resistente con le ragazze di Rebibbia

Da Stefano Anastasia, garante dei detenuti del Lazio a Giorgio Gosetti delegato generale delle Giornate degli Autori, da Laura Delli Colli, presidente SNGCI alla disegnatrice Laura Scarpa, un pomeriggio pieno di ospiti per la premiazione in streaming (su Anackino) delle allieve detenute del liceo artistico Enzo Rossi, interno al carcere di Rebibbia che da tre anni partecipano alla sezione speciale del premio Bookciak, Azione! Tante voci e una certezza: la creatività per uscire dall’isolamento …

R-esistere. Abbracciare lotte quotidiane per far fronte a questo “tempo fermo”. Ce lo insegnano le allieve-detenute di Rebibbia, protagoniste dell’evento del premio Bookciak, Azione!, trasmesso in diretta streaming (vedila qui) mercoledì 3 febbraio sulla piattaforma Anackino, una riflessione “dentro e fuori” le sbarre del carcere, in cui vincere l’isolamento diventa un prova di resilienza miracolosa.

È proprio resistenza, infatti, la parola chiave di questa X edizione del premio Bookciak, Azione!, il concorso video che quest’anno esplorerà tutte le possibili declinazioni di un concetto mai così attuale come in questo drammatico presente pandemico.

Il lancio del bando si è tenuto nello spazio di un dialogo trasversale, una riflessione partecipata in cui le allieve-detenute del Liceo Artistico Enzo Rossi, interno al carcere femminile romano, sono state premiate per il progetto che le vede coinvolte da ormai tre anni grazie ai laboratori interdisciplinari coordinati dai docenti Claudio Fioramanti e Lucia Lo Buono.

È stata proprio lei, insegnante dell’istituto ed ospite all’evento, a definire i Bookciak “parte integrante e preziosissimo ausilio alla didattica” in un ambiente carcerario estremamente multietnico, dove il processo di lettura dei testi italiani spesso si ribalta e si traduce in ascolto, lasciando spazio all’inventiva, ai ricordi di gioventù e alle capacità interpretative delle “donne di Rebibbia”.

Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate degli Autori, poi, ha confermato ancora una volta la prima veneziana del premio Bookciak, Azione! sostenuto fedelmente, ci ha ricordato, dall’Anac e dai suoi grandi padri: Ettore Scola, Ugo Gregoretti e Citto Maselli, e dallo straordinario esempio di creatività al femminile di Cecilia Mangini, recentemente scomparsa, alla quale la Casa del cinema dedicherà il suo primo giorno di riapertura delle sale.

Laura Delli Colli, presidente del SNGCI che da anni accompagna il concorso, ha definito il progetto “una trama speciale di sinergie che ha creduto in un’intuizione, una comunità fondata sul dialogo importantissimo con realtà come Rebibbia”. Fiduciosa che i corti in gara esprimeranno, ora più che mai, l’urgenza della parola di raccontare e di ritagliare uno spazio di libertà anche tra le mura anguste di un carcere.

A seguire Danilo Vicca, preside del Liceo Artistico Enzo Rossi, ha introdotto partecipe la proiezione di Tempo Fermo, ultimo corto premiato che ha aperto a riflessioni e interrogativi cruciali sulle ricadute psicologiche di questo presente atipico, soprattuto nello spazio surreale delle carceri, dove il confino nel confino diventa una condizione doppiamente difficile da “resistere”. Ispirato all’enciclopedia poetica Gli occhi degli alberi e la visione delle nuvole di Chicca Gagliardo e Massimiliano Tappari (Hacca edizioni, 2016), il bookciak ha declinato in una babele di lingue la quotidianità sospesa delle detenute, tra timori, speranze e desideri d’evasione.

E a confermare ulteriormente l’efficacia di questa virtuosa esperienza creativa, gli altri corti realizzati tra le mura di Rebibbia: Scarpe, il primo esperimento filmato negli spazi del carcere ispirato alla raccolta di racconti di Elvis Malaj Dal tuo terrazzo si vede casa mia (Racconti Edizioni, 2017) e Volti, bookciak premiato nell’edizione del 2019, libera interpretazione del graphic novel di Laura Scarpa (presente anche lei all’incontro col graphic, Pericolose) War Painters. (1915-1918). Come l’arte salva dalla guerra (ComicOut, 2018). Un esperimento che è “un’opera di squadra dal valore inestimabile”, come l’ha definito la critica cinematografica Teresa Marchesi, “una creazione di bellezza che rende tutti noi un po’ più liberi”.

A raccontarci ancora l’importanza della scuola nelle carceri anche Stefano Anastasia, Garante dei detenuti del Lazio in difesa di “un canale di comunicazione vitale per non dimenticare i dimenticati”, insieme alla dottoressa Ornella Volpicelli, Dirigente del Cpia 1 Roma, che ha insistito sulla necessità di “mantenere vivo un dialogo con i detenuti, un ponte di narrativa e immagini che lasci aperta per loro una finestra sul mondo”.

Come ormai da tre anni, la collaborazione con Rebibbia accompagnerà anche questa decima edizione del concorso insieme a Memory Ciak, altra sezione speciale del premio Bookciak Azione! dedicata alla memoria e alla passione civile, nata dalla sinergia con la Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod) – che metterà a disposizione dei filmmaker il suo materiale di repertorio – e il Premio Zavattini, la cui giuria decreterà il vincitore.


Francesca Eboli

Specializzanda in English and Anglo-American Studies a La Sapienza, appassionata di cinema e teatro, aspirante giornalista


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