Annie Ernaux debutta alla regia. La Quinzaine cine-letteraria tra graphic novel e romanzi
La Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes (dal 18 al 27 maggio) svela il cartellone di questa sua 54esima edizione. La sorpresa è l’esordio alla regia della scrittrice francese Annie Ernaux. Pietro Marcello apre le danze dei film letterari con L’envol – opera ispirata a Vele Scarlatte (1923) romanzo di Aleksander Grin. A seguire “Falcon Lake” e “Les Harkis”: rispettivamente da un graphic novel e da un romanzo …
Immagini in evidenza scene tratte da: Falcon Lake e Les Harkis
L’esordio alla regia della scrittrice francese Annie Ernaux, realizzato a 81 anni assieme al figlio David Ernaux-Briot, Les Années Super 8. È sicuramente questa la sorpresa letteraria della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022 (dal 18 al 27 maggio). Dopo che il suo romanzo L’evento ha ispirato il Leone d’Oro a Venzia 2021 (La scelta di Anne – L’évenement di Audrey Diwan), la scrittrice passa alla regia per una sorta di diario intimo realizzato attraverso i filmini super 8 di famiglia in cui però all’aspetto privato si lega il racconto sociale degli anni immediatamente successivi ai sogni e alle battaglie del ’68.
Come già annunciato ad aprire le danze , poi, è Pietro Marcello, col suo letterario L’envol , opera ispirata a Vele Scarlatte (1923) romanzo di Aleksander Grin.
Alla pattuglia dei film letterari della sezione indipendente e ribelle dell festival francese si aggiungono altri due titoli: Falcon Lake e Les Harkis. Il primo è diretto dall’artista e modella canadese Charlotte Le Bon al suo esordio alla regia. È un adattamento del graphic novel Une sœur di Bastien Vivès, tradotto in Italia da Bao col titolo Una sorella. È lo stesso fumettista francese a curare la sceneggiatura di questo racconto di formazione che si svolge nel corso di un’estate. Bastien ha 13 anni e vive a Parigi e nel corso delle vacanze in Québec con la famiglia conoscerà i primi turbamenti all’incontro con una ragazza pù grande di lui.
Les Harkis del regista, sceneggiatore e produttore francese di origini marocchine Philippe Faucon (suo è Fatima passato a Cannes nella Quinzaine 2015), è invece ispirato al romanzo omonimo di Tom Charbit (inedito in Italia) che racconta una pagina drammatica e dimenticata della storia coloniale francese. Quella degli harkis, gli ausiliari algerini dell’esercito francese, i collaborazionisti che, durante la guerra d’indipendenza dell’Algeria hanno servito dalla parte degli occupanti e poi sono stati “abbandonati” al loro destino. Nel romanzo l’autore Tom Charbit (membro del laboratorio di scienze sociali e del laboratorio di popolazioni e interdisciplinarietà) che nel suo lavoro si concentra sulla sociologia dell’immigrazione, offre una sintesi tanto dettagliata quanto accessibile alla ricerca condotta su questo episodio tragico della storia a lungo dimenticato, focalizzandosi sull’integrazione degli Harki in Francia con una prospettiva storico-sociale.
Due storie di formazione, Falcon Lake e Les harkis, diametralmente opposte che si ricongiungono, sul finire delle trasposizioni, nel cambiamento che investe entrambi i protagonisti e che trasforma il resto delle loro vite.
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