Le scene italiane perdono un grande sovversivo. La scomparsa di Giulio Brogi
È morto mercoledì 19 febbraio, Giulio Brogi grande attore di teatro cinema e televisione. Enea nella magnifica versione dell’Eneide del ’71 di Franco Rossi, attore feticcio dei fratelli Taviani, straordinario interprete teatrale con Strehler, Squarzina, Zeffirelli, ha segnato oltre sessant’anni di storia del nostro spettacolo. L’ultimissima apparizione nel Montalbano in onda su Raiuno lo scorso lunedì 18 febbraio …
L’ultimo saluto l’ha dato dal piccolo schermo dove quasi cinquant’anni fa il grande pubblico l’aveva conosciuto nei panni di Enea. E sì, Giulio Brogi è morto nel pomeriggio del 19 febbraio e la sera prima, su Raiuno, l’hanno visto in oltre 10 milioni tra i protagonisti del nuovo Montalbano, Un diario del ’43, dai racconti di Andrea Camilleri.
Aveva 83 anni Giulio Brogi ed è morto a Negrar, in provincia di Verona, la città dove era nato il 13 maggio 1935 e dove era tornato a vivere negli ultimi tempi, dopo una lunghissima carriera. Prima, agli inizi dei Sessanta, sulle tavole dei maggiori teatri italiani diretto dai più grandi talenti delle scene, Strehler, Squarzina, Zeffirelli, Trionfo, Missiroli, Carriglio e, poi sul piccolo e grande schermo dove il suo volto è diventato icona di un certo cinema impegnato e d’autore. A cominciare da quello dei Taviani di cui è stato l’attore feticcio fin da I sovversivi (1967), proseguendo con Sotto il segno dello scorpione (1969), San Michele aveva un gallo (1972), Il prato (1979).
Ruoli da “rivoluzionario” quelli prediletti da Giulio Brogi che, infatti, lo portano a muoversi, spesso da protagonista, sui set dei più grandi: Bernardo Bertolucci (Strategia del ragno), Liliana Cavani (Galileo), Glauber Rocha (Il leone a sette teste), Marco Bellocchio (Il gabbiano, versione per la tv), Theo Angelopoulos (Viaggio a Citera), Ermanno Olmi (Il segreto di bosco vecchio). Fino a quel cammeo ne La grande bellezza, tagliato via ma inserito negli extra, dove Paolo Sorrentino l’ha voluto nei panni del regista-guru- intellettuale, facendo il verso, insomma, proprio a quel cinema di cui Brogi è stato interprete (vedilo qui).
Tra i suoi ruoli indimenticabili e certamente più popolari, resta comunque, quello di Enea nella magnifica versione tv de l‘Eneide di Franco Rossi del ’71. Tv di qualità, quella, a cui Giulio Brogi ha offerto tante volte il suo volto per sceneggiati e miniserie.
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