Nel covo delle cattive ragazze. Tutte le generazioni di “Visionarie” s’incontrano a Roma

Il  3 – 4 – 5 maggio appuntamento a Roma (Palazzo Merulana) con “Visionarie 2019”, tre giorni tutti al femminile dedicati al ruolo della donna nel cinema, nella televisione e nella letteratura, tra #Metoo e gender gap. Ideato e diretto da Giuliana Aliberti, il festival si propone come luogo di scambio tra generazioni. Tra le “visionarie” coinvolte, Dacia Maraini, Costanza Quatriglio, Lidia Ravera, Piera Degli Esposti, Luciana Castellina, Elisabetta Pandimiglio, Adele Tulli, Anna Negri, Laura Luchetti, Paola Randi, Wilma Labate, Annamaria Granatello. Nel comitato d’onore, tra le altre, Shirin Neshat. Bookciak Magazine è media partner..

©-courtesy-of-Shirin-Neshat “unframed”

Dacia Maraini, scrittrice icona della nostra letteratura e Adele Tulli, new entry del cinema gender. Piera Degli Esposti, volto simbolo di tanto cinema e teatro d’autore e Costanza Quatriglio, regista della nuova generazione diventata grande attraverso il cinema del reale. Luciana Castellina, una vita dedicata alla politica e alla cultura dalla parte delle donne e Sara Serraiocco, volto emergente tra le attrici più giovani.

Non sono che alcune delle “visionarie” che si riuniranno a Roma (a Palazzo Merulana) il 3, 4 e 5 maggio per fare il punto, riflettere e confrontarsi su come sia cambiato – vedi anche l’effetto #MeeToo – il ruolo della donna nel cinema, nella televisione e nella letteratura, in un ideale passaggio di testimone tra generazioni.

Questo, infatti, l’obiettivo che si è posta l’ideatrice e direttrice di “Visionarie 2019”, Giuliana Aliberti, avvocata esperta in diritto d’autore e legale della Casa delle donne di Roma (sta lavorando contro lo sfratto volute dal comune), con un passato nei collettivi femministi e nei centri anti violenza e che oggi, sulla scorta di tanto trascorso politico, ha sentito “il bisogno personale, l’urgenza – spiega – di mettere insieme le mie esperienze per fare rete, per creare collegamenti soprattutto tra generazioni diverse di donne, poiché è la cosa che mi appare manchi di più. Creare l’occasione per un reale passaggio di testimone”.

In questa direzione – conferma Giuliana Aliberti – ha composto via via il comitato d’onore di “Visionarie”: Jane Campion, Luciana Castellina, Liliana Cavani, Piera Degli Esposti, Dacia Maraini e Shirin Neshat che ha donato alla manifestazione le sue preziose immagini, che fanno da manifesto alla tre giorni romana. “Grandi nomi, vere icone della cultura al femminile – sottolinea – proprio per dimostrare la volontà del confronto e dello scambio intergenerazionale”.

Nomi del resto, orgogliosamente legati alla stagione femminista e al femminismo. Qualcosa, posegue la direttrice di “Visionarie” che dobbiamo sicuramente “ritirare fuori e ridisegnare rispetto a quanto sta accadendo nel nostro presente. E penso soprattutto al #MeeToo che finalmente ha offerto un palcoscenico a certe tematiche. Mi pare del resto che tra le giovanissime, le ventenni per esempio, sia nata una nuova consapevolezza dei propri diritti”.

Che sia il mondo dell’audiovisivo, poi, a interrogarsi su certe problematiche è ancora più importante, aggiunge Giuliana Aliberti, “poiché contribuisce in modo massiccio alla creazione dei modelli culturali e degli immaginari. Per questo ho voluto come momento clou di Visionarie il workshop: Unconcious Bias – I pregiudizi inconsapevoli, condotto da da Paula Alvarez Vaccaro, docente alla Kingston University di Londra e produttrice italo-inglese che illustrerà i pregiudizi inconsapevoli, soprattutto di genere, che costituiscano una barriera professionale per le donne”.

Nel programma, ricchissimo, tanti incontri, come quello del giorno d’apertura (il 3 maggio ore 11) ,”La narrazione al femminile. Dal libro alla serie, la catena è d’autrice”, con la direttrice di RaiFiction, Eleonora Andreatta e alcune sceneggiatrici della serialità televisiva italiana che si confrontano sui linguaggi e sul “potere” dello sguardo “al femminile”. Intervengono: Elena Bucaccio, Doriana Leondeff, Laura Paolucci, Monica Rametta con lo sceneggiatore Salvatore De Mola.

Del gender gap legato ai ruoli professionali del settore audiovisivo (ancora oggi poche donne registe e produttrici) si discuterà sempre il 3 maggio (dalle 16,00) nell’incontro, “Non è un mestiere per donne (?)”, insieme a Chiara Sbarigia, direttrice generale APA (Associazione Produttori Audiovisivi) Gloria Giorgianni, Riccardo Tozzi, Laura Muccino, Cinzia Bomoll, Costanza Quatriglio, Anna Negri, Paola Randi, Fabia Bettini, Annamaria Granatello e Maura Morales Bergmann.

Alle 18 (sempre il 3 maggio) un breve reading da Piccole donne con Eleonora Danco (di cui alle 21 sarà proiettato il suo N-Capace) introdurrà, insieme a una clip de L’amica geniale, il panel (Da Piccole donne all’Amica geniale – storie di sorellanze) dedicato alle diverse scritture letterarie e cinematografiche con Dacia Maraini e Piera Degli Esposti. Con loro Concita De Gregorio, Titta Fiore, Laura Paolucci, Laura Muccino, Sara Casani, Luciana Castellina, Biancamaria Frabotta, Lia Migale. Chiuderà la giornata di lavori (ore 20.00), la proiezione di Linfa, doc musicale di Carlotta Cerquetti dedicato alla scena underground femminile romana, girato nei quartieri capitolini dve si è combattuta la Resistenza.

Sabato 4 maggio, dopo il seminario sui pregiudizi inconsapevoli (dalle 9.30 alle 13.00) seguirà (ore 15.00) l’incontro su “Gender Gap”: pregiudizi e diseguaglianze di genere nell’industria dell’audiovisivo che sarà aperto da alcune clip di Normal, il doc di Adele Tulli sugli stereotipi di genere, in uscita il 2 maggio. Interventi di Paula Alvarez Vaccaro, Domizia De Rosa (Women in Film, Television & Media Italia) Giulia Steigerwalt (Dissenso Comune), Maura Misiti (progetto ricerca DEA), Anna Kristina Kappelin (Console onorario di Svezia – Swedish Film Institute), Chiara Tilesi produttrice “We do it together” in collegamento Skype da Los Angeles.

Una clip da Sbagliate di Elisabetta Pandimiglio e Daria Menozzi, doc sulla scelta di non fare figli, darà il via all’incontro clou di  sabato pomeriggio (ore 18, anticipato dalla presentazione del libro, Zapping di una femminista seriale di Federica Fabbiani) dal titolo: “Un mondo di cattive ragazze” con Lidia Ravera, Cristina Donadio, Sara Serraiocco, Iaia Forte, Francesca Valtorta, Carlotta Cerquetti, Eleonora Danco, Wilma Labate, Laura Luchetti, Anna Negri, Elisabetta Pandimiglio, Costanza Quatriglio, Monica Stambrini.

Chiude gli appuntamenti di “Visionarie”, domenica 5 maggio (dalle 12.00 alle 13.30) il talk sulla formazione cinematografica per confrontare i sogni delle aule e la realtà del mercato: “Il mondo dopo la scuola di cinema: horror o commedia? Giovani cineaste tra speranze e paure” con le sceneggiatrici Gloria Malatesta e Silvia Napolitano (docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia), con la regista Anna Negri e la montatrice Ilaria Fraioli (docenti della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè).

Tra i contributi video che saranno proiettati nel corso della tre giorni romana, anche i bookciak realizzati dalle allieve detenute di Rebibbia, vincitrici del premio Bookciak, Azione! 2018, di cui Lidia Ravera è stata presidente di giuria.

Fanno parte del comitato tecnico-scientifico di “Visionarie” Gloria Malatesta (CSC), Anna Negri (Scuola Volonté), Chiara Sbarigia (APA), WIFT – Women in film, television and media Italia, Dissenso Comune, Società italiana delle letterate (SIL), Gabriella Gallozzi (Bookciak Magazine), Marilena Francese (Associazione Musadoc).

“Visionarie” è realizzato in partnership con Fondazione Elena e Claudio Cerasi, CoopCulture, Palazzo Merulana, con il patrocinio del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Istituto Giannelli, APA – Associazione Produttori Audiovisivi, con il supporto di Roma Lazio Film Commission, in collaborazione con Film Commission Regione Campania, CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè, Accademia di Cinema e Televisione Griffith, Swedish Film Institute, SIL – Società Italiana delle Letterate.

Media partner sono Rai Fiction, Dire, Bookciak Magazine, Fabrique du Cinema, partner Euro Forum Comunicazione, sponsor tecnici Arkage, Un Altro Caffè, Casale Del Giglio, La Parolina, è prodotto da GAFF.

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