Resistere (anche) da casa: online il catalogo di marechiarofilm
La parola d’ordine è sempre #iorestoacasa, ma in compagnia della cultura: anche la società di produzione marechiarofilm (fondata dalla regista Antonietta De Lillo) dà il suo contributo, mettendo a disposizione gratuitamente (fino al 3 aprile) il suo catalogo. Basta andare sul sito web marechiarofilm.it e cliccare sulla locandina dell’opera da vedere, inserendo la password “iorestoacasa”.
Una bella notizia per gli appassionati del cinema d’autore (che nella tv in chiaro continua a latitare, come ha sottolineato Marina Pertile), ma anche un’occasione per chi non frequenta abitualmente questo tipo di film e vuole approfittare dei giorni forzatamente “domestici” per fare nuove scoperte.
In ogni caso, un’alternativa (in più) anche alle fonti di approvvigionamento “mainstream” come Netflix e Prime Video. Col valore aggiunto dell’impegno costante non solo alla ricerca di modalità produttive ed espressive non convenzionali, ma anche nel racconto delle questioni sociali che attraversano l’Italia odierna (e non solo).
Tra i titoli di marechiarofilm non possono mancare quelli della sua creatrice Antonietta De Lillo: gli utenti potranno (ri)vedere Il resto di niente (2004), pluripremiato affresco sulla Repubblica Napoletana del 1799, tratto dal romanzo omonimo di Enzo Striano (1986, Loffredo e ora Mondadori), con Maria de Medeiros nella parte di Eleonora Pimentel Fonseca.
Della stessa autrice anche La pazza della porta accanto (2013), intensa conversazione con la poetessa Alda Merini, e Let’s Go (2014), documentario sulle nuove povertà a Milano attraverso la parabola di Luca Musella, da scrittore e fotografo di successo alla discesa nell’indigenza. Un film, quest’ultimo, che non ha mai smesso di essere attuale, ma che rischia di diventarlo ancora di più nell’Italia che deve e dovrà affrontare le conseguenze economico-sociali della pandemia.
C’è poi il mediometraggio Il signor Rotpeter (2017), che la De Lillo ha tratto dal geniale racconto Una relazione per un’accademia di Franz Kafka, dove una scimmia catturata e deportata dall’Africa inizia ad imitare così prodigiosamente il comportamento umano da “mutarsi” nel conferenziere Rotpeter. Protagonista una memorabile Marina Confalone.
Presente anche la regista Maria Di Razza con i suoi corti di animazione: tra questi, Forbici (2013), documentario di inchiesta sulla piaga dei femminicidi (a partire da un fatto di cronaca accaduto nel 2012 in provincia di Napoli) e Facing Off (2015), parabola di una donna alle prese con un intervento di chirurgia estetica (e relative conseguenze).
E ancora, sempre di Maria Di Razza, abbiamo (In)Felix (2016), che ci proietta in una distopica Terra dei Fuochi, e Goodbye Marilyn (2018), dalla graphic novel (2016, BeccoGiallo) di Francesco Barilli, che immagina un possibile epilogo della vita di Marilyn Monroe se l’attrice non fosse morta nel 1962.
Nell’offerta di marechiarofilm hanno una particolare importanza i “film partecipati”, progetti nati dalla condivisione di materiali pregressi (di più autori) assemblati attorno a un tema comune: Il pranzo di Natale (2011) nasce da un’idea di Antonietta De Lillo e ci mostra filmati diversissimi (per stile e provenienza) di altrettanti pranzi natalizi in giro per il Paese (con la voce narrante di Piera Degli Esposti).
Altro “film partecipato” è Oggi insieme, domani anche (2013, sempre a cura di Antonietta De Lillo), sull’evoluzione dei costumi nostrani in relazione ad amore, sessualità e famiglia a quarant’anni dal referendum sul divorzio.
Emanuele Bucci
Libero scrittore, autore del romanzo "I Peccatori" (2015), divulgatore di cinema, letteratura e altra creatività.
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