I ribelli del Mississippi contro la schiavitù
In sala dal primo dicembre “Free State of Jones” il film di Gary Ross ispirato all’omonimo drammone storico dell’americana Victoria E. Bynum. Matthew Mc Conaughey è Newton “Newt” Knight, leader di una rivolta armata che tra il 1862 e il 1876, nel Mississippi della Guerra Civile, aggregò contadini bianchi poveri e schiavi fuggiaschi. Sudisti ma in guerriglia contro l’esercito confederato, contro i proprietari di piantagioni, contro sfruttamento e razzismo…
C’è una lacuna, nel programma del neoinquilino della Casa Bianca. Manca la riesumazione della Commissione per le Attività Antiamericane, il maccartista “House Committee Investigating Un-American Activities”. Non disperiamo, c’è tempo per rimediare. Le nuove “streghe” di Trump sono gli islamici, ma è pacifico che i comunisti della vecchia Witch-Hunt gli stanno sull’anima. Come all’amico Putin, del resto.
C’è da scommettere che per un film come Free State of Jones Sua Presidenza twitterebbe volentieri il suo laconico e ormai proverbiale marchio di scomunica, “BAD”, tutto in maiuscole. Perché lo scampolo di Storia americana disvelato da questo mini-kolossal epico in uscita da noi (dal primo dicembre) è contemporaneo alla Comune di Parigi, e suo parente strettissimo.
Definitivamente traslocato dalla categoria ”belli” a quella dei ”bravi-e-impegnati”, Matthew Mc Conaughey è Newton”Newt”Knight, leader di una rivolta armata che tra il 1862 e il 1876, nel Mississippi della Guerra Civile, aggregò contadini bianchi poveri e schiavi fuggiaschi.
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Teresa Marchesi
Giornalista, critica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come Inviato Speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, "Effedià- Sulla mia cattiva strada", su Fabrizio De André, premiato con un Nastro d'Argento speciale e "Pivano Blues", su Fernanda Pivano, presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.
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