Il cinema di strada di Faccini-Piperno. Omaggio a Roma

È “Via Lumière angolo Méliès”, il 5, 6 e 12 ottobre alla Casa del Cinema di Roma. Tre appuntamenti dedicati al cinema di Luigi Faccini e Marina Piperno, in particolare quello delle borgate e dei suoi ragazzi di strada, raccontati in “Giamaica”, “Ladro di voci” e “Notte di stelle” che, a distanza di 26 anni, verrà ripreso e sviluppato dal Teatro di Tor Bella Monaca…

Cinema dell’incontro e dell’ascolto. Così si può definire quello che Luigi Faccini, in compagnia di Marina Piperno, ha realizzato e continua a realizzare dopo oltre un ventennio di fiction a forte declinazione storico-letteraria e documentarismo antropologico. Con una mini rassegna cinematografica, “Via Lumière angolo Méliès”,  (5, 6 e 12 ottobre ore 16.00) la Casa del Cinema di Roma celebra il percorso artistico dei due cineasti “di strada” puntando l’attenzione sul carattere di ricerca di una parte consistente della loro filmografia.

Questa attenzione emerse prepotentemente all’inizio degli anni ’90, quando, su delega del Consiglio di Amministrazione della Rai e del Ministero di Grazia e Giustizia, Faccini entrò nel carcere minorile di Roma come ricercatore audio-visuale e animatore. Il risultato fu la registrazione di 120 nastri da 30 minuti con le testimonianze dei detenuti che contribuirono al completamento di un interessante progetto audiovisivo per la Rai intitolato Ladro di Voci.

Successivamente Faccini ripartì da Tor Bella Monaca, il quartiere esterno al GRA dal quale provenivano molti dei ragazzi che aveva incontrato in carcere per raccontare ancora una volta un mondo di sbandati. Ci vollero un anno di frequenza, parole, sguardi, sfide e giochi, fraternizzazione e coinvolgimento laboratoriale per identificare il gruppo umano e i protagonisti con cui realizzare Notte di stelle.

Quei “ragazzi di strada” seppero diventare attori e si immedesimarono a tal punto nel rappresentare se stessi che la mostra di Venezia non poté negare l’autenticità del quadro offerto. C’era umanità e talento nel disperato isolamento di Tor Bella Monaca. Notte di stelle ebbe la menzione OCIC, la Targa d’Argento Giuseppe Fava del SNGC, il premio Fiuggi, la nomination al Globo d’Oro della Stampa estera per l’esordiente Antonella Taccarelli. Oggi, a distanza di 26 anni, il progetto che vede impegnati Luigi Faccini e Marina Piperno verrà ripreso e sviluppato dal Teatro di Tor Bella Monaca per rivolgersi al suo foltissimo bacino di utenza, facendone evento identitario del quartiere.

Sulla scia emotiva di Notte di Stelle Faccini proseguì il discorso intrapreso e decise di convogliare l’intensità raggiunta in quel film in un nuovo progetto intitolato Giamaica. La spinta arrivò dalla morte violenta, in un rogo fascista del centro sociale Corto Circuito, di uno dei ragazzi protagonisti del film precedente: Auro Bruni.

Faccini e i ragazzi coinvolti decisero di non dimenticare Auro dedicando questo nuova opera a lui e alla spasmodica ricerca degli assassini. Accompagnato con grande successo dall’esecuzione live delle musiche composte per il film, Giamaica fu l’evento speciale al Festival di Locarno nel 1998. Segnalato dal SNCCI il film fu insignito del premio Tertio Millennio dalla Città del Vaticano.

Oggi i tre film rivivono alla Casa del Cinema, nel contesto di una riproposta organica e ragionata mentre Luigi Faccini e Marina Piperno partono per un nuovo viaggio alla ricerca dell’umanità dimenticata, per darle voce in quel luogo unico a Via Lumière, angolo Via Meliès, quando un film non è ancora film, ma fatica e gioco, amore e musica.