“Come prima”, il graphic novel di Alfred che sembra “Il sorpasso”. E che diventerà film

I due protagonisti avranno i volti di Francesco Di Leva e Antonio Folletto, mentre la regia è di Tommy Weber. È il film ispirato all’omonimo graphic novel del francese, Alfred, (Bao Publishing), le cui riprese sono appena iniziate. Il viaggio di due fratelli che riportano in Italia l’urna con le ceneri del padre …

Fosse un celebre film di Dino Risi, sarebbe Il sorpasso. Anche qui ci sono due protagonisti che si scoprono e si rivelano durante un lungo viaggio in macchina attraverso borghi, campagne e tortuose strade costiere.

La macchina, però, non è l’Aurelia Sport guidata, sullo schermo, da Vittorio Gassman ma una più modesta Fiat 500. Siamo nel 1958, in un graphic novel dal titolo Come Prima (sì, come la popolarissima canzone cantata da Tony Dallara, uscita proprio in quell’anno) firmato da Alfred (il vero nome è Lionel Papagalli), sopraffino autore francese che con questo titolo si è guadagnato il «Fauve d’Or» per il miglior volume dell’anno al Festival di Angoulême.

Il libro (Bao Publishing) racconta il viaggio di due fratelli – Giovanni, «il buono» e Fabio, «il cattivo» – che riportano in Italia l’urna con le ceneri del padre.

Il lungo viaggio lo fanno su una scassata 500 che fa parte dell’eredità che i due dovrebbero dividersi. Ed è solo per scappare ai creditori e rimediare qualche soldo che il duro, scontroso e recalcitrante Fabio si fa convincere dal conciliante Giovanni a intraprendere un percorso all’indietro nello spazio (verso l’Italia) e nel tempo (tra le pieghe della memoria).

Che, risvegliata da colori, profumi, incontri e, soprattutto, dalle reciproche confessioni dopo anni di silenzi, rivelerà a noi lettori l’origine del dissidio di Fabio con suo padre (c’è di mezzo il fascismo e l’antifascismo) e della distanza tra i due fratelli.

Gli smaglianti e impressionistici pastelli che ritraggono scorci di una Liguria un po’ rivisitata si alternano con le tavole bicromatiche e più espressioniste dettate dalle intermittenze del cuore e della memoria.

Alfred è maestro in questo mood dei sentimenti umani: lo aveva già dimostrato nei suoi La disperazione della scimmia e Perché ho ucciso Pierre. Ora ce lo conferma: come prima… più di prima.