Locarno 72 fa la cosa giusta. Tante donne registe e riflettori sulle minoranze (con Spike Lee)


Magari, opera prima di Ginevra Elkann, aprirà in piazza Grande Locarno 72, dal 7 al 17 agosto. A indicare, evidentemente, il rinnovamento al femminile del festival svizzero che, sotto la direzione della neo direttrice, la francese Lili Hinstin, avrà un gran numero di registe in selezione, tale da superare il 40% in tutte le sezioni.

Presidente di giuria è la scrittrice e regista francese Catherine Breillat, celebre per i suoi hard d’autore, anzi d’autrice. Mentre l’unico film italiano del concorso è pure di una regista, Laura Delpero col suo Maternal (Hogar), coproduzione italo argentina (dispàrte, Vivo film e Raicinema) ambientata a Buenos Aires in una casa di accoglienza per ragazze madri gestita da religiose, dove l’autrice ha davvero lavorato.

All’attrice americana Hilary Swank, ideale di forza e tenacia femminile, va il Leopard Club Award. La consegna il 9 agosto, accompagnata dalla proiezione di Boys Don’t Cry di Kimberly Peirce (1999) e Million Dollar Baby di Clint Eastwood (2004), i due film che le hanno regalato l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Ospite d’onore, poi, il re dei dissacratori, il regista indipendente americano John Waters. E un premio speciale, Utopia a Enrico Ghezzi, che con la trasmissione Fuori orario su Rai3 ha realizzato il sogno d Rossellini e Straub di una televisione come strumento democratico.

Sul fronte letterario, un assaggio del festival, il 4 agosto, con la giornata per famiglie dedicata a Lorenzo Mattotti e al suo film d’animazione, La famosa invasione degli orsi in Sicilia tratto dal libro di Dino Buzzati, già presentato a Cannes e in concorso alla prossima Festa di Roma nella sezione Alice nella città.

Il celebre disegnatore bresciano è il presidente di giuria di quest’anno del premio Bookciak, Azione!, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori veneziane, dedicato all’intreccio tra cinema e letteratura, che si svolgerà il 27 agosto al Lido di Venezia. Due dei bookciak vincitori della scorsa edizione del concorso, Sidera (di Giuseppe Campo, Shira Herreman, Pietro Taronna) e Shqiperia ime (di Michele Stella, Antonio Conte, Camillo Sancisi), realizzati dagli studenti del CSC di Milano – sotto la guida della regista e docente Alessandra Pescetta – saranno presentati il 14 agosto nell’ambito della giornata, “Scuole senza frontiere”, dedicata al confronto tra istituti per la formazione cinematografica.

Ancora influenze letterarie in Non è sogno (la vita) di Giovanni Cioni, progetto girato dentro al carcere di Perugia ispirato allo shakeaspeariano Cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini e La vita è sogno di Calderon de la Barca. Come pure due titoli culto per i cinefili: Appunti per un’ Orestiade africana sempre di Pasolini (1970) e l’Orfeu Negro di Marcel Camus (Brasile/Francia/Italia 1959).

Tanti gli italiani al festival: Incompiuta di Samira Guadagnolo e Tiziano Doria, L’apprendistato di Davide Maldi, L’azzurro nel cielo di Enea Zucchetti, San Vittore di Yuri Ancarani e Il nido di Roberto De Feo, horror che si potrà vedere anche a mezzanotte durante all’appuntamento delle Crazy Midnight,

Tra i più attesi C’era una volta … Hollywood, di Quentin Tarantino già presentato a Cannes e in arrivo nelle nostre sale e, soprattutto, la retrospettiva dedicata a come il cinema presenta le minoranze, aperta idealmente dalla proiezione della copia restaurata di Fa la cosa giusta di Spike Lee a trent’anni dall’uscita.