Tra i banchi di Scampia. Un corto-resistente “per andare avanti”



Il corto Sufficiente dura il tempo dell’esame orale di terza media di Gennaro Russo, 15enne della periferia nord napoletana, sei minuti e mezzo più i titoli di testa.

I prof lo accolgono con lo scetticismo riservato ai pluribocciati e lui li ripaga con una lezione di vita, la sua vita, di figlio di uno dei carnefici/vittime della guerra di camorra.

Il ragazzo parla in napoletano stretto e sgrana con precisione un rosario di dolori e osservazioni attente: dal corpo del padre ucciso passa a parlare del Cristo velato, dalla biologia allo smarrimento di un ragazzino rimasto solo, alla bellezza raggelata della madre.

Una lezione di estetica morale e una certezza, quella di non voler ripercorrere la strada del padre. Gennaro, il ragazzo svalutato, si prende tutta la scena con il suo orecchino luccicante e gli occhi arrabbiati e i professori per una volta ascoltano in silenzio. Alla fine, dopo aver salutato i prof, chiede un sufficiente, il voto che da il titolo, dice: “sufficiente è un bel voto, significa abbastanza, sufficiente vuol dire che puoi andare avanti”.

Tratto da Fiori di agave, racconti di straordinaria Scampia di Rosario Esposito La Rossa (Coppola editore), Sufficiente arriva nelle Notti veneziane delle Giornate degli Autori.

La regia è di Maddalena Stornaiuolo, che interpreta anche la madre di Gennaro, e Antonio Ruocco. Un corto che ha alle spalle un lavoro di ricerca sul campo, ideato e realizzato nel corso di produzione cinematografica Vodisca teatro/La scugnizzeria curato da Gianluca Arcopinto, che firma anche il soggetto e partecipa alla produzione, e Vincenzo Marra. Con la collaborazione del Collettivo Mina e la distribuzione di Pablo e Kio film. Il montaggio è di Julien Panzarasa.