Tutti i libri di Venezia 73

Da Peter Handke a John Steinbeck, da Maylis de Kerengal a Don Delillo, la Mostra veneziana (dal dal 31 agosto al 10 settembre) riconferma la tendenza del momento: sempre più il cinema trova ispirazione nella letteratura…

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“Tanti film ispirati a romanzi e pièce teatrali”. Per ammissione dello stesso direttore Alberto Barbera, Venezia 73 (dal 31 agosto al 10 settembre) sarà anche da “leggere”. Da grandi classici come de Maupassant a scrittori culto come Don Delillo o Peter Handke, la Mostra del cinema di Venezia anche quest’anno riconferma la fortunata sinergia tra mondo letterario e cinematografico.

A cominciare dagli italiani. “Non tutti quelli che si aspettavano ma quelli che ci hanno convinto”, spiega ancora Barbera annunciando in concorso Piuma, nuova commedia di Roan Johnson, la sorpresa Spira mirabilis della coppia di documentaristi milanesi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e, appunto, il “letterario” Questi giorni che Giuseppe Piccioni ha tratto da un romanzo ancora inedito: Color betulla giovane di Marta Bertini, storia di tre ragazze di provincia alle prese con un viaggio a Belgrado, dove sono attese da una misteriosa amica e forse anche da un lavoro. Il film uscirà in sala il 15 settembre per Bim.

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Con l’adattamento di due pièce teatrali, invece, fanno ritorno al Lido (in concorso) due grandi nomi del cinema internazionale, Wim Wenders e François Ozon. L’autore tedesco ci porterà attraverso una riflessione sull’amore in 3D, a partire dal testo teatrale di Peter Handke (scritto in francese) e pubblicato in Italia da Quodlibet come I bei giorni di Aranjuez, mentre l’ex enfant gâté del cinema francese, con Frantz, ricalca le orme di Lubitsch (Broken Lullaby del ’31), portando sul grande schermo il testo di Maurice Rostand, L’Homme que j’ai tué, ambientato durante la Grande guerra e presto in sala per Academy Two.

Il grande cantore delle nevrosi americane, Don Delillo, ma stavolta in chiave fortemente intimista, ha ispirato invece Benoit Jacquot per A jamais, produzione franco-portoghese, tratta da Body art del 2001 (romanzo lungamente “corteggiato” da Luca Guadagnino), quasi una storia di fantasmi, in cui un’artista è costretta a confrontarsi c31aNoe79KIL._BO1,204,203,200_on un dolore piú grande di lei.

Il lutto, la morte e la vita di chi resta è al centro ancora del nuovo film della giovane e talentuosa regista francese Katell Quillévéré (Suzanne) che porta al Lido, Riparare i viventi (Orizzonti e prossimamente in sala per Academy Two) dall’omonimo romanzo dell’altrettanto talentuosa scrittrice francese Maylis de Kerengal (leggi la recensione di Stefania Chinzari), diventato un vero caso in Francia. La storia di un cuore che nell’arco di ventiquattrore, attraverso un trapianto, “passa” da un ventenne morto in un incidente d’auto ad una donnaimages-12 cinquantenne, a cui restituirà la speranza. Perché come dice la scrittrice: è necessario “seppellire i morti e riparare i viventi”.

Il celebre stilista americano Tom Ford, poi, torna alla regia dopo il magnifico Un uomo solo, dal romanzo di Christopher Isherwood, con un nuovo adattamento. È Nocturnal Animals dal romanzo di Austin Wright, Tony and Susan, la storia della proprietaria di una galleria d’arte perseguitata dal romanzo dell’ex marito Edward, un thriller violento che lei interpreta come una velata minaccia e una simbolica storia di vendetta.

images-13Alle atmosfere ottocentesche di Guy de Maupassant, ancora, ci conduce Stéphane Brizé, il regista francese del durissimo La legge del mercato, qui stregato da Una vita, romanzo d’esordio del grande scrittore francese (leggi la recensione di Marina Pertile).

imagesMentre ad un altro monumento della letteratura come Steinbeck si è ispirato James Franco, per il suo In Dobious Battle, adattamento di La battaglia (leggi la recensione del libro di Teresa Marchesi) che sarà ospite del “Cinema del giardino”, sezione della Mostra aperta al grande pubblico.
Conclude la carrellata letteraria American Anarchist, documentario dell’americano Charlie Siskel dedicato a The Anarchist Cookbook, un bestseller da due milioni di copie vendute che, uscito agli inizi degli anni Settanta, ha insegnato al mondo intero come fabbricarsi in casa armi ed esplosivi.