Addio José de Arcangelo, critico cinematografico italo-argentino

 

Si è spento a 68 anni José de Arcangelo, il collega e critico cinematografico di origine argentina, per anni nella redazione di Paese Sera.

Di famiglia italiana ma nato in Argentina, aveva lasciato i suoi e la terra di nascita – dove aveva studiato cinema alla Universidad Nacional de Litoral di Santa Fe – negli anni bui della dittatura, spaventato dal destino riservato a tanti giovani studenti e intellettuali suoi coetanei.

Era arrivato in Italia con una borsa di studio a 23 anni, nel 1974, e non l’aveva più lasciata, stabilendosi a Roma, dove nel 1976 era entrato nella redazione di Paese Sera. Una gavetta cominciata con i “tamburini”, poi seguendo la programmazione dei moltissimi cinema e cineclub dell’epoca, e poi iniziando a scrivere recensioni sotto l’occhio vigile del critico, Callisto Cosulich, che apprezzava la sua passione cinefila.

Nel 1994, alla chiusura dello storico quotidiano, José comincia a collaborare con Vespina Edizioni, scrivendo centinaia di trame per gli inserti dei quotidiani. Dopo varie vicissitudini, era riuscito finalmente a godersi una meritata pensione e aveva lasciato Roma per Cerveteri, ma continuava a frequentare le proiezioni e i festival, come l’amatissima Mostra del nuovo cinema di Pesaro, e a scrivere di cinema (e non solo) per l’Associazione Culturale Clara Maffei, di cui era co-fondatore e altre testate, oltre che sul suo blog personale dearcacinema.

In molti lo ricordano come un uomo pacato, mai prepotente o aggressivo, con una grande e trasparente bontà d’animo.