La classe operaia va (forse) in Blu-ray: col crowdfunding

Quando uscì, nell’Italia incandescente del 1971, La classe operaia va in paradiso, provocatorio e anticonformista apologo del regista Elio Petri (scritto con Ugo Pirro e interpretato da un memorabile Gian Maria Volontè) sull’alienazione degli operai in catena di montaggio, fece un tale scalpore che ci fu addirittura chi (per la precisione il cineasta Jean-Marie Straub) ne propose il rogo: per fortuna non è andata così, e (anzi) tra poco, forse, potremo vedere per la prima volta il film in Blu-ray.

La CG Entertainment (in collaborazione con Minerva Pictures- Raro Video) ha infatti avviato la campagna crowdfunding START UP! per finanziare il passaggio del lungometraggio di Petri a disco in alta definizione. Gli interessati possono pre-acquistare la loro copia entro il 30 aprile: se per quella data si raggiungerà la quota di 300 adesioni, sarà pubblicata l’edizione speciale limitata in 500 copie.

Un’occasione per riscoprire, aggiornato ai recenti standard di qualità audiovisiva, uno tra i maggiori e più emblematici successi del regista romano, dove si esprimono al massimo grado i tratti salienti del suo cinema: dalla serrata critica sociopolitica, condotta attraverso un espressionismo inquieto e personale, all’esplorazione delle contraddizioni e nevrosi dell’individuo contemporaneo.

La classe operaia va in paradiso (Grand Prix al Festival di Cannes del 1972) si avvale anche della partecipazione di altri grandi attori del cinema (e non solo) italiano, quali Salvo Randone, Mariangela Melato (Nastro d’argento a entrambi e David di Donatello alla Melato) e Flavio Bucci (al suo esordio), nonché dell’apporto di Ennio Morricone alla colonna sonora e di Dante Ferretti alla scenografia.

Previsti per l’edizione speciale del film anche alcuni contenuti extra, tra cui il booklet testuale e fotografico a cura di Raro Video, il documentario di Serena Checcucci e Enrico Omodeo Salè La classe operaia va in paradiso. Retroscena di un film novarese e il videoclip di Libero De Rienzo Stasera torno prima, realizzato (sulle nome dell’omonima canzone di Mariella Nava) per la campagna dell’ANMIL contro gli infortuni sul lavoro e le morti bianche.