Registe italiane al restauro: L’Istituto Luce-Cinecittà lancia “Femminile plurale”
È il nuovo programma realizzato dall’Area Promozione Cinema contemporaneo di Istituto Luce-Cinecittà dedicato alle voci femminili che nel passato recente si sono distinte dietro la macchina da presa sia in Italia che nei circuiti internazionali.
Elisa Amoruso, Laura Bispuri, Giorgia Cecere, Emma Dante, Maura Delpero, Valeria Golino, Laura Luchetti, Silvia Luzzi, Chiara Malta, Michela Occhipinti, Valentina Pedicini, Paola Randi e Adele Tulli sono le autrici delle pellicole destinate al restauro digitale e al sottotitolaggio in inglese, francese e spagnolo promosso dalla Cineteca Contemporanea Internazionale dell’Istituto.
In testa su tutte, i nomi di Susanna Nicchiarelli (a Venezia nel 2009 col suo Cosmonauta) e Alice Rohrwacher (nel 2011 alla Quinzaine di Cannes con Corpo Celeste), inserite nel programma di conservazione dopo Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Marco Bellocchio, col merito di aver portato sin dagli esordi sul grande schermo uno sguardo inedito nel cinema italiano ed estero.
L’iniziativa si inserisce nelle nuove strategie messe in atto dall’Istituto Luce-Cinecittà per garantire pari opportunità a uomini e donne nel settore dell’audiovisivo. Inoltre, insieme alla realizzazione del programma “Femminile plurale”, a partire da gennaio 2021 è stata avviata anche una complessa lavorazione sui film prodotti tra il 2010 e il 2012, nella delicata fase di passaggio dalla pellicola al digitale.
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