Nastri d’Argento doc (e corti) 2020. Vince “Selfie” di Agostino Ferrente
È Selfie di Agostino Ferrente a trionfare come Miglior Film nella categoria Cinema del Reale ai Nastri d’Argento Doc – consegnati in streaming durante l’evento che ha concluso la stagione 2020 –, un film in “soggettiva ribaltata” per raccontare la vita nei quartieri dimenticati di Napoli. Nella sezione Cinema, Spettacolo, Cultura, il premio va invece a Life as a B-Movie: Piero Vivarelli, ritratto di un regista dalla personalità caleidoscopica, di Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli.
Il riconoscimento come Miglior docufiction è per La prima donna di Tony Saccucci – dedicato alla figura di Emma Carelli, diva del Teatro dell’Opera di inizio ‘900 e prima donna impresario di teatrale in Italia –, ex aequo con Cercando Valentina di Giancarlo Soldi, incentrato sulla vita e le opere del fumettista Guido Crepax.
Un premio speciale per l’attenzione alle tematiche della memoria va a Figli del Destino di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli, che ricostruisce le esperienze di Liliana Segre, Tullio Foà, Lia Levi e Guido Cava, vittime delle leggi razziali fasciste del 1938, mentre la menzione per la Miglior Opera prima è assegnata a Normal di Adele Tulli, che indaga le dinamiche di genere attraverso il montaggio di scene di vita quotidiana, dall’infanzia all’età adulta. Ermitage-il potere dell’arte di Michele Mally, dedicato a San Pietroburgo e al suo Museo, vince invece come Miglor Documentario d’Arte.
Oltre alla selezione ufficiale, il Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici ha deciso di assegnare due premi speciali sul tema ‘Cinema & giornalismo’. Il primo, intitolato“Oltre la sala”, va a Le parole del cinema nella televisione pubblica di Giovanna Ventura; il secondo, dedicato a Carlo Vanzina, è per Il cinema è una cosa meravigliosa di Antonello Sarno. La cantante Tosca è invece nominata ‘protagonista dell’anno’ per la sua performance ne Il suono della voce di Emanuela Giordano.
I Nastri dedicano un ricordo anche alla regista Valentina Pedicini, da poco scomparsa, rientrata nella “cinquina” finalista con il suo Faith, che racconta la comunità cristiana dei Guerrieri della Luce, guidata da un maestro di kung fu, sulle colline marchigiane.
Per quel che riguarda i cortometraggi, invece, esultano Leonardo Altieri, Sara Crippa, Giulia Manna e Maria Nocerino con il loro What ever happened to Darwin? e Alessandra Gonnella con A cup of coffee with Marilyn. Un premio speciale viene assegnato anche a Maddalena Stornaiuolo e ad Antonio Ruocco, per il loro Sufficiente.
Due menzioni speciali vanno poi a Storie di straordinaria ordinarietà da Roma di Giancarlo Scarchilli, e a The role di Farnoosh Samadi, per l’impegno con il quale raccontano la violenza contro le donne e la lotta per la parità di genere. Valeria Solarino e Claudia Potenza, protagoniste di Le abiuratrici di Claudia Potenza, sono infine scelte come “attrici dell’anno” nel cortometraggio.
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