Pesaro 2020: riparte il Nuovo Cinema. Tra novità, omaggi e letteratura

L’estate 2020, per fortuna, non passerà senza la storica Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: la 56esima edizione, infatti, slittata causa Covid, si svolgerà finalmente nella città marchigiana dal 22 al 29 agosto. Tanti gli eventi e le iniziative del denso programma, tra novità, omaggi (come quello a Giuliano Montaldo per il suo novantesimo compleanno) e un fitto dialogo con altri linguaggi artistici, fra cui la letteratura.

A quest’ultima rimandano già la nuova sigla della Mostra (realizzata da Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti e dedicata a Pasolini, ospite della prima edizione nel 1965) e una delle proiezioni speciali, Il terremoto di Vanja (2019), vero e proprio dialogo di Vinicio Marchioni (al secondo lungometraggio da regista) col grande scrittore russo Anton Čechov (cui presta la voce Toni Servillo) sulla scorta di una tournée dell’attore per rappresentare lo Zio Vanja nella provincia italiana devastata dai recenti terremoti. Il film sarà presentato da Marchioni con l’attrice Milena Mancini.

L’evento fa parte di un ciclo di proiezioni che la Mostra dedica ai giurati di quest’anno: oltre a Marchioni, infatti, a decretare la vittoria dei film in concorso saranno l’attrice e cantante tedesca Ingrid Caven (della quale rivedremo L’ombra degli angeli, 1976, diretto da Daniel Schmid, cui sarà dedicato anche il doc in anteprima Daniel Schmid, un racconto fuori stagione, di Anna Albertano), il regista e animatore Virginio Villoresi e il direttore della fotografia svizzero Renato Berta.

La sezione in concorso è stata ripensata per questa edizione anomala. Concorreranno infatti senza distinzioni diciotto film (proiettati nella sala del Teatro Sperimentale) delle più varie tipologie (e durate): tra i lungometraggi, Kill It and Leave This Town (brutale ed espressionista lavoro dell’animatore polacco Mariusz Wilczyński), Um animal amarillo (di Felipe Braganca, sul viaggio tragicomico di un regista tra memorie private ed eredità del colonialismo portoghese), Il n’y aura plus de nuit (meditazione sulla guerra e sullo sguardo di Eleonore Weber) e tre titoli accomunati dai motivi dell’acqua e del mare, Cenote (di Kaori Oda), Lua Vermella (di Lois Patino) e A metamorfose dos Passaros (di Catarina Vasconcelos).

Ancora a proposito di letteratura, c’è un altro grande autore russo tra gli ispiratori di un film della sezione all’aperto “Cinema in Piazza”: parliamo di Nikolaj Gogol’, al cui racconto Il naso è ispirato il musical d’animazione di Andrey Khrzhanovsky The Nose or Conspiracy of Mavericks (premiato ad Annecy 2020), che sarà visionabile anche online sul portale MyMovies insieme a un altro titolo della sezione, Death of Nintendo (di Raya Martin), già salutato come «lo Stranger Things filippino».

A un altro scrittore, Aldo Braibanti, è dedicato poi il doc Il caso Braibanti (di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese), sul processo e l’incarcerazione (all’alba del Sessantotto) dell’intellettuale antifascista per l’accusa (e reato, secondo il codice Rocco allora in vigore) di aver “plagiato” con le sue idee un giovane. Saranno proiettati anche la versione in 4k del cult The Blues Brothers (in occasione del quarantennale), Ape regina (di Nicola Sorcinelli, in collaborazione con Emergency), Rosa Pietra Stella (di Marcello Sannino, con Ivana Lotito e Ludovica Nasti, viste rispettivamente in Gomorra- La serie L’amica geniale) e L’industriale, il più recente lungometraggio diretto da Giuliano Montaldo.

A quest’ultimo è dedicato l’omaggio al cinema italiano di Pesaro 2020, attraverso una selezione dei suoi lavori (col contributo della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia- Cineteca Nazionale), una monografia edita da Marsilio (a cura di Pedro Armocida e Caterina Taricano) e una tavola rotonda alla presenza del regista. Tributo anche ai centenari di Federico Fellini e Alberto Sordi, con la sezione ex novo (ai Bagni Agata) “Cinema in spiaggia”. Tra i film proiettati, quelli della collaborazione tra i due, Lo sceicco biancoI vitelloni: e, per Fellini, altro evento dal sapore letterario, una conversazione (giovedì 27 agosto al Teatro Sperimentale, in collaborazione con l’Ente Oliveri) sul tema leopardiano della luna, cui seguirà la proiezione dell’ultimo lungometraggio diretto dal regista, La voce della luna.

Altra co-protagonista della Mostra di quest’anno è la musica, a partire dall’evento di apertura: il concerto “Luccichini dappertutto”, dedicato a Mirko Bertuccioli, alias Zagor Camillas (co-fondatore del gruppo Camillas), scomparso a causa del Covid-19. In memoria del cantante (che avrebbe dovuto essere tra gli organizzatori del Dopofestival) si esibiranno artisti come Calcutta, Maria Antonietta, Lo Stato Sociale, Pop X, The Bluebeaters, Colombre, Giacomo Laser e Gioacchino Turù, Auroro Borealo, Duo Bucolico e naturalmente gli stessi Camillas.

Ad arricchire il programma la rassegna “Animatori italiani oggi” (con oltre venti corti e una selezione dedicata all’animatore Donato Sansone), un omaggio a Corso Salani (con la proiezione del suo film Gli occhi stanchi), il concorso di video essay “(Ri)montaggi”, l’inaugurazione della sala “lo spazio bianco” (con l’installazione Trilogia dei viandanti di Giorgiomaria Cornelio e Lucamatteo Rossi) e una serie di incontri mattutini al Cinema Astra in compagnia di registi e ospiti del festival.

Diverse, infine, le iniziative rivolte ai giovani: il Premio Lino Miccichè per la critica cinematografica (organizzato insieme al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani), l’istituzione della nuova Giuria Giovani (formata da studenti di varie università e scuole di cinema) che assegnerà un premio specifico ai film in concorso, e la partecipazione (con INDIRE) al progetto La Scuola allo schermo, che metterà a disposizione per attività didattiche film di passate edizioni della Mostra.